Porto Pescara, D'Incecco: "Il governo non risponde a richiesta di aiuti a imprese della marineria"

01 Luglio 2011   09:51  

"Il Governo si e' impegnato a reperire 18 milioni di euro per consentire il dragaggio di ulteriori 200mila metri cubi di fanghi ma di fatto non ha risposto alla mia richiesta di aiuti economici per la marineria pescarese". Lo afferma Vittoria D'Incecco, deputata abruzzese del Pd, che ha presentato alla Camera un'interpellanza urgente per chiedere al Governo se e come intende attivarsi, per garantire, in tempi rapidi, la soluzione dell'emergenza dragaggio, e di avviare subito un programma di aiuti alle imprese e ai lavoratori della marineria pescarese, che stanno subendo danni gravissimi a causa di inefficienze ripetute della pubblica amministrazione.

"La situazione - prosegue l'on. D'Incecco - e' davvero insostenibile. Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza, di cui avevo delineato i contorni in una precedente interrogazione dell'aprile scorso, a cui non ho avuto risposta. Il sottosegretario alle infrastrutture Mario Mantovani, in Aula, rispondendo alla mia interpellanza, ha fatto la cronistoria della vicenda e ha evidenziato la disponibilita' del Governo a reperire ulteriori fondi per il dragaggio ma - sottolinea la deputata pescarese - ha sostanzialmente eluso la risposta alla questione degli aiuti economici da erogare, in regime 'de minimis', ai pescatori e alle imprese che lavorano nello scalo. L'intervento necessario per mettere in sicurezza il porto appare complesso e costoso. Intanto, pero', si potrebbe riconoscere ai pescatori quello che spetta di diritto a chi viene colpito da eventi di cui non ha responsabilita' e ne subisce un danno. E' necessario risarcire e ripartire. Speriamo che le autorita' facciano la loro parte e capiscano la estrema gravita' della situazione. Aspetto - conclude l'on. D'Incecco - di vedere risultati concreti che fino ad oggi sono mancati".


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