Porto canale di Pescara: il dragaggio parziale che non soddisfa la marineria

08 Agosto 2011   15:01  

Stamane la Commissione Pesca alla Regione Abruzzo ha dato parere di opportunità al progetto preliminare presentato in tempi record dall'Università dell'Aquila, resta ora da risolvere la questione del dragaggio nella cosiddetta canaletta, aspetto non di poco conto visto che riguarda tutta l'attività della marineria.

Carte alla mano, stamane, alla presenza anche dell'assessore regionale Mauro Febbo, l'ingegnere Paolo Contini per conto del Professor De Girolamo dell'Università dell'Aquila, ha spiegato quello che, una volta ottenuta l'autorizzazione dal Ministero dell'ambiente, si dovrà andare a fare nel giro di breve tempo. Nell'area dell'avanporto con particolare riferimento alla Darsena Commerciale, si é vicini al collasso, urge un intervento immediato ad almeno 7.50 metri ed il materiale pelitico é di circa 290.000 metri cubi, e non di 700 mila come indicato da alcune associazioni ambientaliste.

Di questi 170 mila metri cubi sono costituiti da materiale sabbioso che può essere utilizzato per il ripascimento delle spiagge. Gli altri 120 mila metri cubi, non essendoci più spazio nella vasca di colmata che ha superato ormai di un metro e cinquanta la quota consentita,  avendo già ottenuto parere favorevole dall'Arta, potranno essere sversati in un'area già individuata dall'Ispra (Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale) a circa 5 miglia al largo tra il Saline ed il Pescara.

Ragionevolmente, tra i 50 e i 70 giorni al massimo, le operazioni di dragaggio saranno completate. Un progetto preliminare, dunque, accolto favorevolmente da tutte le componenti ma che non tiene conto, non certo per colpa della Provincia di Pescara o dell'Università dell'Aquila, ma per una valutazione di priorità data dal Provvedimento delle Opere Marittime in sede di finanziamento, del Porto Canale, lasciando, di fatto a secco, i rappresentanti della Marineria che questa mattina hanno fatto sentire forte la loro voce: "Affronteremo l'argomento nella conferenza servizi di domani - ha spiegato il Commissario Guerino Testa - cercando di dare risposte adeguate."

Entro fine settembre dovrebbero giungere i risultati delle analisi su quei sedimenti, parliamo di circa 200 mila metri cubi, anche se stamane un tecnico Arta ha già dato una previsione poco confortante parlando di materiale certamente inquinato. Se tra ottobre e novembre partirà il dragaggio per quella data bisognerà aver già individuata una soluzione per lo smaltimento. Intanto l'assessore Febbo ribadisce la disponibilità della Regione a sostenere economicamente l'attività: "Pur trattandosi di un Porto Statale e non regionale - ha precisato Febbo - abbiamo già stanziato circa tre milioni di euro per risolvere il problema, anche se, mi rendo conto la necessità va oltre."

Luca Pompei


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