Prc e Idv: ''Amicone all'Arta? Alla faccia della meritocrazia!''

15 Marzo 2011   16:59  

Nella nostra intervista telefonica i consiglieri regionali Maurizio Acerbo ( prc), e Cesare D'Alessandro (Idv) lanciano bordate contro la nomina di Mario Amicone, ex-consigliere ed assessore regionale Udc, poi approdato nel Pdl,  a direttore generale dell'Arta, l’agenzia regionale per l’Ambiente.

E' una nomina politica, argomentano i due,  un prebenda partitocratica, per una funzione che invece dovrebbe esigere ben altra competenza ed esperienza in una materia così delicata.

''Chiodi non parli più di meritocrazia - afferma poi Acerbo - che sembra come quei matti che dicono di essere Napoleone''

Un comunicato del 16 febbraio sul caso Amicone, quando la nomina era ancora un boatos.

Acerbo, Saia, Sclocco: '' Amicone lo manda Piccone''

"Circola prepotentemente per i corridoi della Regione la notizia che sarebbe imminente la nomina di Mario Amicone al vertice dell’ARTA. Con un certo ritardo il PDL pagherà quindi una cambiale elettorale all’ex-esponente dell’UDC. Si tratterebbe dell’ennesima puntata della presunta “rivoluzione meritocratica” annunciata da Gianni Chiodi".

Lo rendono noto Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC, Antonio Saia, consigliere regionale PdCI, e Marinella Sclocco, consigliere regionale PD.

"A onor del vero le voci raccolte tra i colleghi del PDL riferiscono di un Chiodi costretto dalle pressioni del coordinatore regionale Filippo Piccone. E’ evidente - continuano - che i vecchi sistemi di potere che hanno condotto l’Abruzzo nell’attuale baratro non intendono perdere i loro vizietti spartitori fregandosene di slogan, come quello della meritocrazia, buoni solo per la campagna elettorale.

In tutta Italia le agenzie di prevenzione e ambiente sono dei fiori all’occhiello in termini di professionalità e dotazioni tecnologiche. In Abruzzo l’ARTA subisce da tempo un commissariamento che sostanzialmente ha immobilizzato l’agenzia generando problemi enormi che nei giorni scorsi sono stati denunciati in commissione da una delegazione di dipendenti".

"La nomina di Amicone assume i contorni del colpo di grazia. Invitiamo Chiodi a procedere a una nomina nel segno delle competenze e quindi a soprassedere dalla nomina di Mario Amicone.

Faccio presente inoltre che l’attuale normativa consente agli ex-consiglieri regionali eventualmente nominati ai vertici di enti e società regionali di percepire oltre agli emolumenti relativi all’incarico anche il vitalizio. Un’altra vergogna - concludono nella nota - della vecchia politica che va immediatamente abolita (domani presenteremo un pdl che corregge questo autentico scandalo alla luce del sole). ''


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