Precari aziende partecipate teramane, chiedono aiuto a Chiodi

22 Gennaio 2013   14:00  

Precari di aziende partecipate e societa' private assediano il palazzo del Comune a Pescara.
Fra questi ci sono i precari di "Teramo Lavoro", la societa' in house della Provincia di Teramo, i cui 110 ex dipendenti hanno manifestato in Comune nel corso del consiglio regionale.
E' stata l'occasione per consegnare una lettera al governatore Gianni Chiodi. Nella missiva i lavoratori (che occupavano diversi settori dell'ente) sottolineano come "questi stessi servizi sono ad oggi scoperti con gravissimi disagi per i cittadini, per le imprese e per i Comuni del territorio: basti citare il caos che si e' generato nei centri per l'impiego, che al momento hanno grandissime difficolta' ad assicurare persino i servizi essenziali agli utenti (attivita' di informazione a disoccupati e inoccupati, assistenza tecnica a datori di lavoro e consulenti nella gestione delle comunicazioni obbligatorie) e sono rimasti totalmente privi dei servizi specialistici, quali quelli erogati all'utenza svantaggiata, di promozione dell'orientamento, dell'istruzione, della formazione professionale; di consulenza alle imprese e agli Enti pubblici, con il risultato che molti Comuni da inizio anno sono in attesa dei lavoratori in mobilita' richiesti per alcuni servizi, ai quali stanno sopperendo con straordinari del personale o agenzie interinali.
E' drammaticamente paradossale - prosegue la lettera - che a decretare la condanna a morte della societa' in house della Provincia sia stata la politica di contenimento della spesa, la cosiddetta "spending review" che, nei proclami, avrebbe dovuto contrastare sperperi e privilegi, mentre e' andata puntualmente ad abbattersi sulla pelle dei cittadini e dei lavoratori piu' deboli, privi di tutele. Le chiediamo - conclude la lettera- pertanto, un impegno in prima linea per la rimozione degli ostacoli finanziari e burocratici che impediscono la prosecuzione dell'esperienza della Teramo Lavoro - ricordiamo che in merito ci sono stati la delibera approvata all'unanimita' dal Consiglio Provinciale e l'accordo sindacale per la prosecuzione dell'affidamento dei servizi alla societa' almeno fino al prossimo 30 giugno - e di voler imprimere la massima accelerazione all'iter per l'erogazione dei trasferimenti alla Provincia per lo svolgimento delle funzioni delegate, in primis degli 800mila euro di risorse gia' assegnate dall'Assessorato regionale al Lavoro a valere sul P.O. Fse 2007/2013, che consentirebbero l'immediata ripresa dei servizi per l'impiego"


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