Prete sospettato di abusi, veglia di solidarietà di alcuni fedeli

Oggi in programma incidente probatorio

04 Dicembre 2014   10:21  

Procedono da un lato l'inchiesta della Procura e dall'altro il processo canonico della diocesi di Pescara a carico di don Vito Cantò, l'ex parroco di Villa Raspa di Spoltore accusato di abusi ai danni di un ragazzo ancora minorenne all'epoca dei fatti.

Il processo canonico si trova già in fase di dibattimento, che qualora dovesse concludersi con una condanna potrebbe comportare per il prete, già sospeso dalle mansioni sacerdotali "ad cautelam" circa 16 mesi fa dal vescovo Tommaso Valentinetti, una limitazione del ministero o, addirittura, la perdita dello stato clericale.

Più lenta, invece, procede l'inchiesta della Procura di Pescara, che oggi andrà a dotarsi di un tassello fondamentale per il prosieguo: è infatti previsto l'incidente probatorio del ragazzo che, all'epoca 15enne, sarebbe stato vittima degli abusi del prete. Il giovane, sostenuto da due medici nominati dal gip, dovrà rispondere alle domande che gli porranno il gip stesso, il pm e gli avvocati di tutte le parti: la sua versione dei fatti su quel che sarebbe accaduto nel periodo di tempo compreso tra il 2011 ed il 2012 verrà cristallizzata ed entrerà a far parte del processo.

Nel frattempo, alcuni fedeli della parrocchia di Villa Raspa e di Spoltore hanno deciso di organizzare una veglia di solidarietà per il prete, che avrà luogo a partire dalle 19:30 in largo San Giovanni a Spoltore. Nel corso della veglia, oltre a dedicare preghiere a don Vito, verranno inoltre fornite testimonianze circa le esperienze positive di alcune famiglie con lui.


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