Processo Ciclone: l'accusa smentisce Cantagallo, nessuna relazione con la moglie di Zupo

20 Dicembre 2011   15:06  

Le bugie hanno le gambe corte. Quelle che avrebbe detto, sotto giuramento, l'ex sindaco di Montesilvano Enzo Cantagallo nell'ultima udienza del processo Ciclone al tribunale di Pescara, circa una sua presunta relazione extraconiugale con la moglie dell'ex capo della squadra mobile di Pescara Nicola Zupo saranno clamorosamente smentite il prossimo 11 gennaio quando il principale imputato dello scandalo di tangenti al Comune di Montesilvano dovrà rendere conto davanti a giudici delle prove schiaccianti che la pubblica accusa produrrà e che smontano radicalmente la sua versione dei fatti.

Cantagallo aveva dichiarato che il 17 giugno del 2006 la moglie di Zupo, all'epoca comandante della Polizia Municipale, non avrebbe volutamente partecipato all'inaugurazione della Guardia Medica di Via Inghilterra, per ripicca nei confronti dell'allora sindaco che il giorno del suo compleanno, cinque giorni prima, invece che stare con lei era andato per lavoro a Barcellona. Sono almeno tre le foto che ritraggono il comandante della Polizia Municipale in Via Inghilterra quel giorno dell'inaugurazione. Non solo ma c'é anche un'intercettazione telefonica alle 12.41 del 17 giugno nella quale Cantagallo ringrazia il comandante per essere stato presente all'inaugurazione. L'ex sindaco, invece, in tribunale ha parlato di un'intercettazione muta in cui avrebbe rimproverato duramente la donna dicendole di non confondere la vita personale con quella professionale. Altro particolare interessante , il 12 giugno, giorno del compleanno della comandante, le e la sua famiglia erano in vacanza in Puglia, come avrebbe mai potuto rammaricarsi per l'assenza dell'ex sindaco? Secondo l'accusa, l'intento di Cantagallo e di altri imputati in questo processo, é solo quello di screditare il lungo e dettagliato lavoro investigativo, piuttosto che comprovare la propria innocenza.

Luca Pompei


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