Processo lumaca a Teramo, cittadino risarcito con 10mila euro

05 Febbraio 2014   20:35  

 Diciassette anni - cinque dei quali scontati perche' giudicati normali per un processo civile - sono troppi.
Contro quella giustizia lumaca che lo ha visto soccombente in giudizio, un cittadino di Teramo ha deciso di fare causa trascinando in giudizio il Ministero della Giustizia.
La Corte d'appello di Campobasso gli ha dato ragione riconoscendogli poco meno di 10mila euro di risarcimento (750 euro per ogni anno processuale sopportato ingiustamente).
L'uomo era difeso dall avvocato, Bruno Massucci, che ha ottenuto, secondo la Legge Pinto, la cosiddetta equa riparazione.
Nonostante la sentenza passata in giudicato (il ricorrente fu condannato nel 2010 al risarcimento danni per aver ferito il compagno durante una battuta di caccia avvenuta nel 1993), l'uomo ha subito forte stress da attesa.
Cosi', alla fine, la Corte di Appello di Campobasso (competente per territorio) ha riconosciuto la sussistenza del danno procurato dal tribunale di Teramo nel corso del processo civile esageratamente dilatato, ed ha condannato il dicastero al pagamento della somma per complessivi 11 anni e 10 mesi di attesa da indennizzare.

Il ministero e' stato condannato anche al pagamento delle spese.


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