Profumo a L'Aquila, la proroga dell'elezione del Rettore prevista per legge

18 Aprile 2012   17:27  

"Lo spirito della Riforma Gelmini e' che essendoci un transitorio importante all'interno delle universita' caratterizzato dal passaggio ad uno statuto diverso, ci sia un elemento di continuita' che esiste con gli statuti precedenti tra cui l'elezione del rettore". ù

Lo ha detto il ministro dell'Istruzione e della Ricerca, Francesco Profumo, rispondendo a margine di una manifestazione all'Aquila, alla domanda dei giornalisti sul 'caos' che si e' creato in alcune universita' italiane, tra cui L'Aquila, dove le elezioni rischiano di saltare per la interpretazione di un comma della legge Gelmini che farebbe slittare di un ulteriore anno i mandati dei rettori. Sulla questione e' stata presentata una interrogazione alla Camera da parte del deputato dell'Udc Paola Binetti.

"Lo spirito della legge e' quello di dire nel momento in cui lo statuto e' attivo, quindi viene pubblicato, da quel momento in poi si puo' avviare il processo sui nuovi regolamenti. C'e' un anno dal momento in cui e' stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Nella realta' l'ambiguita' e' che nel momento in cui il ministero dopo la valutazione sullo statuto ha dato la risposta, in alcuni casi e' stato necessario che le universita' facessero alcune revisioni sullo statuto. Solo a quel punto gli atenei lo hanno approvato". 

 Il ministro ha quindi spiegato che "affinche' lo statuto diventi operativo e quindi si avvii il processo verso la nuova modalita' di gestione, la legge prevede che ci sia un anno". Profumo ha sottolineato ancora che "c'erano due scadenze, la prima era il 29 di luglio, la seconda era a 180 giorni dopo il 29 di ottobre dopo di che il ministero aveva 4 mesi di tempo per la valutazione degli statuti per dare una risposta alle universita'". "Se la risposta era completamente positiva - ha precisato - immediatamente le universita' potevano pubblicare lo statuto sulla Gazzetta ufficiale, in caso ci fosse stato qualche cosa che non corrispondeva, c'era ancora un minimo di interazione. La situazione dell'Aquila non la conosco, ma questa e' la legge. Pero' ci sono alcuni rettori che pur essendo nella condizione, hanno deciso di rinunciare all'ulteriore proroga di un anno".


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