Prostituzione ed estorsione a Vasto: al via interrogatori degli arrestati

22 Marzo 2011   18:53  

In due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, gli altri tre negano ogni addebito. Sono queste le posizioni delle cinque persone arrestate dalla polizia a Vasto nel blitz del giorno di San Giuseppe, che vede la procura di Vasto ipotizzare a carico dei cinque le accuse di estorsione, minacce, lesioni, traffico di droga e sfruttamento della prostituzione.

Assistiti dai rispettivi legali, sono comparsi oggi davanti al Gip del Tribunale di Vasto Giuseppe Ventrella, il presunto capo della banda, suo figlio Ruggiero, il rumeno Petrica Calederas, suocero di Giuseppe Ventrella, Jarj Pellerani e Luigi D'Adamo.

Solo per quest'ultimo il suo difensore ha chiesto i domiciliari. Il suo assistito sarebbe vittima d'estorsione. Pellerani e Ruggiero Ventrella non hanno risposto alle domande del Gip, mentre Giuseppe Ventrella avrebbe respinto ogni addebito. Il suocero, invece, in Italia da pochi mesi, avrebbe pianto davanti al giudice dichiarandosi estraneo ai fatti.


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