Provincia L'Aquila, Pandolfi: "Sforzo per prorogare contratti ai lavoratori"

28 Aprile 2014   11:56  

“In qualità di Presidente della commissione di garanzia della nostra Provincia, intendo richiamare come già fatto nelle sedute di commissioni in materia, l’attenzione oramai improrogabilmente urgente, sulla necessità di sforzo dell’amministrazione finalizzato alla proroga dei contratti in scadenza dei lavoratori a tempo determinato assunti a seguito di regolari procedure (anche ripetute nel tempo) concorsuali e che da anni li vede protagonisti nei settori assegnati”.

A lanciare l’allarme è il consigliere provinciale dell’Aquila Lucia Pandolfi, presidente della commissione di Vigilanza.
“Tenuto conto che personalmente ho già proposto, trovando onestamente anche l’accordo dei colleghi consiglieri e della Presidente della commissione affari generali, di ritenere necessaria e immediata l’assunzione di responsabilità verso questi lavoratori esprimendo con atti la volontà politica chiara - e con essa la chiara destinazione dei fondi per l’attuazione delle proroghe”, aggiunge.
“Martedì prossimo, 29 aprile, si terrà un tavolo tecnico volto ad affrontare la tematica. Un tavolo carico di aspettative, soprattutto alla luce delle novità normative che riguardano i lavoratori delle pubbliche amministrazioni e in particolare di quelli delle Province - prosegue ancora - Sfuggita l’occasione di stabilizzazione che la L.125/2013 riserva, non senza polemiche, ai soli precari di Comuni e Regioni, i lavoratori a scadenza delle Province si aspettano adesso che venga dato seguito alla disposizione della norma su citata che prevede ‘la possibilità per le Province di prorogare fino al 31.12.2014 i contratti a tempo determinato’”.
“Dello stesso tenore la legge di stabilità L.147/2013 che al comma 219 prevede, in vista dell’avvio dell’istituzione ‘Garanzia per i Giovani’, la possibilità per l’Ente provincia di procedere con proroghe dei contratti a tempo determinato per la realizzazione di attività di gestione dei fondi strutturali europei attingendo risorse da anticipi che il ministero del Lavoro erogherebbe se la Provincia ne facesse richiesta - rimarca la Pandolfi - A ciò si aggiunga il Disegno di Legge A.S. 1428 in discussione in Commissione Lavoro al Senato che prevede l’istituzione dell’Agenzia nazionale per l’occupazione al cui funzionamento si che provvederà mediante le risorse umane e strumentali già disponibili presso l’Ente”.
Quindi, secondo la presidente della commissione di Vigilanza, “nonostante le possibilità fornite dalla legge, nonostante l’impegno del Consiglio provinciale del maggio 2013 con Delibera n°22 del 30 maggio, nonostante le numerose rassicurazioni rivolte a questi lavoratori precari dal Presidente De Corvo, che, in un ultimo incontro avuto alla presenza delle varie rappresentanze di categoria sindacali, rassicurava sulla presenza in bilancio di risorse capaci non solo di coprire una proroga che andasse oltre dicembre 2014, ma anche di cominciare un processo di stabilizzazione, i precari storici dei Centri per l’impiego hanno, con amarezza, riscontrato un’altra verità”.

Infatti nella delibera di Giunta n° 32 del 17.04.2014 ‘Direttive in ordini agli uffici del Dipartimento II-Sviluppo Lavoro e Formazione’ nella quale non sono minimamente contemplati. Davvero mi sarebbe doloroso dover pensare che questi lavoratori (uomini e donne della nostra comunità) possano ancora una volta essere vittime di qualsiasi tipo di strumentalizzazione della politica: magari ricordando di essere entrati in Provincia durante una legislatura, lasciati da un’altra, presi in giro da altri, senza alcuno rispetto delle dignità umana”, sottolinea.

Personalmente come ho sempre fatto durante la mia attività politica sarò accanto a queste persone oggi e spero domani in Regione, con il presidente D’Alfonso, per poter cercare soluzioni e strategie legislative che possano garantire una reale tutela di chi cerca solo di far rispettare quel diritto al lavoro sancito nella nostra Costituzione - prosegue poi - Voglio però essere positiva e in questo momento combattere per trovare soluzioni che altre Province vedasi Modena, Imperia e altre...) hanno già trovato, salvaguardando i precari applicando la normativa vigente garantendo la continuità dei contratti, condizione indispensabile in questa fase di transizione”.

È certo tra l’altro che quanto detto non debba essere causa di ‘guerra tra poveri’ con i lavoratori a tempo indeterminato che devono vedere il loro contratto trasformarsi da parziale a tempo pieno. Gli stessi dirigenti sono dovuti a trovare soluzioni tecniche da proporre alla parte politica senza più indugi Due situazioni che devono essere risolte senza più scuse e promesse inutili , causa di incertezze per i dipendenti e le loro famiglie in un momento in cui tali risorse andrebbero oltremodo valorizzate”, conclude la Pandolfi.

 


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