Quel grido infamante per l'intera città di Celano!

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08 Marzo 2010   15:00  

E' una di quelle cose che non t'aspetti, vai allo stadio per la partita e subito ti rendi conto che su quel palco non si giocherà, o meglio, non sarà quello che più ti colpirà e farà riflettere.

Partita Celano - Giacomense, poca gente allo stadio, nessun ospite e distinti completamente vuoti, a pochi minuti dall'inizio arrivano anche gli ultras del Celano che prendono posizione, come al solito, al lato della tribuna, la parte a sinistra quella opposta agli spogliatoi.

Son tutti ragazzi, una trentina, giovani e giovanissimi, maglie bandiere, il tamburo e una gran voglia di far casino.

Lo stadio non è un tempio per educande, quello lo sappiamo tutti, i più giovani possono imparare le imprecazioni più fantasiose e a differenza che nel Grande Fratello, allo stadio ci si fa su una gran risata ed è un po' questo il bello di quel posto, finalmente dopo una settimana di lavoro ci si sfoga e si torna a casa, vittoriosi o no, ma scarichi dallo stress e pronti ad altri 6 giorni di lavoro.

Quello che però non si deve tollerare neanche allo stadio è il razzismo (il Bu Bu contro i giocatori di colore) e il campanilismo esasperato, tanto che la federazione ha di recente dato agli arbitri il potere di sospendere la partita e dare vittoria a tavolino alla squadra lesa.

Ieri a Celano, purtroppo, l'arbitro non ha sentito, ma tutti quelli in tribuna si!

Neanche 2 minuti dal fischio d'inizio, forse perchè non erano presenti tifosi della Giacomense ed ecco il grido infamante che riportiamo integrale, senza censure e ce ne dispiace, ma tant'è:

"Del terremoto non ci frega un cazzo, L'Aquila, L'Aquila vaffanculo!"

questo ripetuto per tre o quattro volte a squarciagola, senza motivo (se pur ci dovesse essere) questo il grido che infanga un'intera città, la società del Celano Calcio che non ha preso provvedimenti e soprattutto i suoi ultras che lo hanno intonato!

Per la legge del taglione, poi la partita il Celano l'ha persa in modo rocambolesco, ma questa è un'altra storia.

Non possiamo tollerare che così si infanghi il ricordo di 308 morti, ragazzi, giovanissimi, molti pure marsicani!

Non possiamo tollerare che agli ultras sia tutto consentito, che allo stadio sia tutto consentito.

FC Olimpia Celano se ci sei DEVI prendere provvedimenti, i candidati a Sindaco che vanno a piazzare i loro furgoni lì oltre a chiedere il voto, ora prendano posizione!

Noi non giudichiamo una città nobile, una popolazione di grandi lavoratori, ma il messaggio non dovrà e potrà passare, che a quei ragazzi venga fatta conoscere la situazione di noi aquilani o almeno gli sia impedito di intonare simili vergognose grida starnazzanti!


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