Giulianova, Roseto, Mosciano, Morro D'Oro, Notaresco e Bellante, e decine di frazioni, da stamattina offrono uno scenario che non ha nulla da invidiare a Napoli.
E' il risultato della scelta della Sogesa - braccio operativo del Cirsu, il consorzio dei sei Comuni - che ha messo in cassa integrazione decine di spazzini. E domani lo stesso Cirsu si scioglierà, andando in liquidazione, dopo che la discarica di Casoni di Chieti ha chiuso definitivamente i cancelli ai teramani che non hanno saldato un debito di ben tre milioni e mezzo di euro.
Da domani, insomma, ciascun comune dovrà cavarsela da sè. Chi, quindi, ha soldi in cassa riuscirà a superare l'emergenza cercando un accordo temporaneo con Casoni. Per gli altri, non si preannuncia nulla di buono.
L'immondizia indifferenziata, intanto, invade le strade, dove aumenta la presenza dei sacchetti maleodoranti.