Quirinale: fumata nera al terzo scrutinio, 125 a Mattarella, oltre 114 a Crosetto. Spunta Casini

26 Gennaio 2022   12:30  

Fumata nera al terzo scrutinio, l'ultimo dove per raggiungere il quorum servono 673 voti. Calano a 412 le schede bianche al quarto scrutinio per l'elezione del presidente della Repubblica.

Boom di voti per Crosetto, che raccoglie 114 preferenze e quindi quasi il doppio dei grandi elettori di Fdi. Quarto è il giurista Maddalena, votato da Alternativa c'è e dagli ex M5s, e che questa volta raggiunge i 61 voti. Casini ottiene 52 preferenze. I presenti e votanti in tutto sono stati 978, le schede nulle 22 e 84 i voti dispersi.

Il presidente uscente Sergio Mattarella ha ottenuto oltre 120 voti. Nel corso del quarto scrutinio per l'elezione del Capo dello Stato, Giancarlo Giorgetti si aggiudica il quinto posto con 19 preferenze, Cartabia si ferma a 8 come Manconi, Bersani e Bossi a 7. Sei voti vanno a Cappato e altrettanti a Doria, Mastella e Moles, mentre Draghi ne incassa 5 e Berlusconi ne ottiene 4 come Gratteri, Belloni 3 e così anche Goretti. Tra chi ha ottenuto due preferenze c'è Vespa.  "Sono commosso, grazie, onorato" ha detto Guido Crosetto rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento ai voti presi durante lo spoglio per il Colle. Per Crosetto i voti dello spoglio per il Colle e le preferenze che ha raccolto dimostrano "la capacità del centrodestra, se volesse, di prendere voti anche fuori dal centrodestra". "Ho fatto la scelta di non continuare a votare scheda bianca per dare un segnale, ma ritengo che il centrodestra in questa partita si debba misurare" precisa Giorgia Meloni parlando con i giornalisti alla Camera. Fratelli d'Italia è in pressing perchè il centrodestra presenti domani un candidato unico al Quirinale e lo metta in votazione al quarto scrutinio per raggiungere le 505 preferenze necessarie per l'elezione. 'Dovessi decidere io, domani metterei in campo uno dei nomi della rosa', dice La Russa dopo il successo del voto su Crosetto.

Contatti sono in corso, a quanto si apprende da fonti parlamentari, tra i vertici del Pd e il leader della Lega Matteo Salvini. Il tentativo dei dem, che lavorano per un vertice della maggioranza di governo, è di convincere il leader leghista a non procedere domani al voto su un candidato di centrodestra perchè, è il ragionamento, così salta la maggioranza. Si creerebbe un muro contro muro e una situazione di caos con il rischio di precipitare il Paese in una situazione di forte instabilità ma il Pd, assicurano fonti del Nazareno, lavora per evitarlo.  "O Salvini dice con chiarezza che la maggioranza è il suo punto di riferimento oppure, se va allo scontro, va a segnare la fine della legislatura. Se passa un presidente o una presidente con 505 voti raccolti fra cambiacasacca e gruppo misto, se questo è il quadro, se si rompe la maggioranza, un minuto dopo, per quanto ci riguarda, è finita la legislatura, è una constatazione". Lo ha detto il deputato Pd e componente della segreteria Francesco Boccia intervistato a Radio Immagina."I nomi il centrosinistra li avrebbe e sarebbero anche tanti. Ma ci mancano i voti per imporre i nostri nomi. Abbiamo ribadito più volte che il solco tracciato dal presidente Mattarella era la nostra stella polare e gli avremmo chiesto molto volentieri di restare. Così come abbiamo provato e continuiamo a provare a costruire una soluzione che metta in sicurezza le istituzioni e il Paese attorno alla figura del presidente Draghi. Poi si va in mare aperto dove si devono trovare i voti di tutti altrimenti il presidente della Repubblica non viene eletto" ha detto Francesco Boccia. "Il Movimento dice sì a Draghi, lo ha detto un anno fa e lo rafforza ora perché l'Italia è ancora in ginocchio e ora e' il momento più duro. Diciamo si a Draghi e alla visione di cui lo abbiamo investito e siamo disponibili a rilanciare e supportare azioni di governo per un patto con i cittadini sottoscritto tutti insieme". Così il presidente del M5s, Giuseppe Conte arrivando a Montecitorio."Casellati non è un candidato qualsiasi, è una carica istituzionale e mettere in gioco una carica istituzionale per una contrapposizione senza una soluzione condivisa sarebbe un grande errore del centrodestra e un grande sgarbo per la carica della presidenza del Senato. Invitiamo il centrodestra a trovare un metodo e lavorare in modo condiviso senza un'iniziativa che metta un gioco le istituzioni". Così il presidente del M5s, Giuseppe Conte arrivando a Montecitorio. Intanto il segretario del Pd Letta con un Tweet chiuse alla Casellati: '


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore