Realizzato monumento al rugby dallo scultore Valter Di Carlo

Terremoto

19 Giugno 2009   14:04  
Il portatore di palla sospinto e sorretto da sette giocatori di mischia. E' un'azione di gioco nel rugby, ma e' anche la metafora della voglia di una citta' come L'Aquila ( che in fatto di rugby viene definita il Galles d'Italia) di andare avanti e di rinascere, dopo il terribile terremoto del 6 aprile. Questo simboleggia il monumento (quasi tre metri di altezza e una base di cinque) realizzato dallo scultore Valter Di Carlo che sara' posizionato all'ingesso est del capoluogo abruzzese, nei pressi dello stadio del rugby dell'Acquasanta. L'artista aquilano gia' giocatore di rugby a cavallo degli anni '80 e '90, vincitore di uno scudetto nel 1994, ha utilizzato la pietra di Poggio Picenze, con cui nel Medioevo e nel Rinascimento sono state relaizzate ttte le chiese dell'Aquila. Un blocco enorme: in origine pesava 230 quintali e che solo una enorme gru dei Vigili del fuoco ha potuto trasportare nel luogo dove l'artista l'ha lavorato riducendola di quasi cento quintali. La data dell'inaugurzione, probabilmente, coincidera' con l'inizio del massimo campionato italiano di rugby ( Top 10) che la squadra neroverde e' riuscita a riconquistare dopo un paio di anni in serie A1. " E' un omaggio al rugby - ha spiegato Di Carlo - ma e' anche la rappresentazione di quella che e' la vita degli aquilani in questo momento, un combattimento. E' la dimostrazione , attraverso questo sport che e' intimamente legato alla nostra citta', della nostra capacita' di reagire alle disavventure della vita". Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ha ringraziato Di Carlo per il dono all'Aquila. "Chi viene nella nostra citta' - ha detto Cialente - e' giusto che sappia che questa e' la citta' del rugby".

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