Regione, la nuova sede in un palazzo di Berlusconi. E' polemica

Costantini attacca. Carpineta: tutto trasparente

13 Settembre 2010   15:43  

"Sulla procedura per l’acquisto della nuova sede della Regione a Pescara le sorprese sembrano non finire mai. Era stata sorprendente la scelta di Chiodi di archiviare il dibattito e le proposte elaborate d’intesa con il Comune di Pescara e di ripartire da zero" esordisce così il capogruppo dell'Idv all'Emiciclo Carlo Costantini.
"Ed era stata - aggiunge - ancora più sorprendente la scelta di Chiodi di pubblicare l’avviso nel mese di agosto e di estendere la superficie di potenziale interesse della Regione sino a 20.000 mq.
A noi dell’Italia dei Valori ha sorpreso anche accertare che il fabbricato ex Monti di Piazza Alessandrini, già in parte occupato dalla giunta regionale ha una superficie di 19.924 mq, ovvero di soli 76 mq in meno del limite massimo richiesto dalla Regione.
E la sorpresa è ulteriormente aumentata quando abbiamo accertato che l’intero immobile è di proprietà di un fondo di una società riconducibile al Presidente del Consiglio, la Mediolanum.
Restava da verificare - prosegue Costantini - se questa società fosse o meno interessata all’affare e le notizie che circolano e che verificheremo nuovamente domani confermano che la Mediolanum avrebbe presentato una propria offerta alla Regione".
Costantini consiglia di consultare il Rendiconto annuale del Fondo Immobiliare della Mediolanum, società riconducibile al premier, in particolare alle pagine 23, 35 e 40.
"Ora - conclude il capogruppo Idv - saranno i fatti e le scelte di Chiodi a rivelare se si è trattato soltanto di una serie inimmaginabile di coincidenze. In noi dell’Italia dei Valori resterà comunque un giudizio pesante e negativo per l’assoluta mancanza di trasparenza che ormai caratterizza tue le decisioni più importanti di Chiodi e della sua Giunta".

Clicca qui per leggere il Rendiconto annuale del Fondo Immobiliare Mediolanum Real Estate.

CARPINETA: NESSUNO SCANDALO, TUTTO TRASPARENTE
"La dietrologia sembra essere stata scelta coma la principale filosofia delle opposizioni. Non si capisce altrimenti da cosa sia ispirata la presa di posizione del consigliere Costantini sulla indagine di mercato relativa alla situazione delle sedi della Regione Abruzzo a Pescara. Se il consigliere Costantini avesse dato peso alla sua capacita' professionale di avvocato e non alla filosofia della dietrologia moraleggiante avrebbe potuto argomentare in modo critico, avrebbe potuto porre pressanti quesiti, avrebbe potuto - e potra' sempre - mettere in campo soluzioni alternative da lui giudicate piu' vantaggiose, ma avrebbe certamente evitato inutili polemiche". Lo scrive in una nota l'assessore al Patrimonio, Federica Carpineta, che continua: "questa e' la situazione attuale relativa alle sedi della Regione Abruzzo a Pescara. Innanzitutto almeno un paio di esse, quella di viale Bovio e quella di via Raffaello hanno necessita' di una complessiva sistemazione finalizzata alla sicurezza di quanti ci lavorano quotidianamente. Le sedi sono parte in proprieta' e parte in locazione, ma sono piu' di una e tutte separate tra loro, con quel che comporta in ordine a costi di gestione e manutenzione. Prima di prendere qualsiasi decisione, abbiamo voluto verificare quale e' la situazione di questi immobili e quali alternative vi sono per fare scelte che tengano conto di due aspetti fondamentali: la sicurezza del personale che lavora negli uffici regionali (ed anche di chi li frequenta in quanto cittadini-utenti degli stessi uffici) e l'economicita' delle decisioni al fine di risparmiare il piu' possibile il denaro dei cittadini contribuenti. Questa verifica e' a costo zero. E' una normale indagine di mercato. Non costa nulla alle casse regionali. Serve solo a sapere se a Pescara vi sono soluzioni, che possano soddisfare le esigenze di sicurezza e di ottimale sistemazione degli spazi, che siano piu' efficienti e che siano meno costose della semplice ristrutturazione delle sedi attuali, operazione che, comunque, comporterebbe l'individuazione di spazi in locazione per il periodo necessario ai lavori nelle sedi di viale Bovio e di via Raffaello. Il consigliere Costantini" - ha aggiunto l'Assessore -non ha atteso neanche di leggere le risposte alla nostra indagine. Ha subito adombrato lo scandalo. E, per avere piu' risalto sugli attenti media regionali, ha trovato anche l'intrigante filo conduttore: Berlusconi, una sua azienda e chissa' quali innominabili interessi. Invece la verita', lo ripeto e spero d'avere con la sola verita' altrettanta attenzione sui media regionali, e' quella di aver voluto sapere e capire quale e' la situazione reale a Pescara prima di spendere denaro pubblico, con il fine di tutelare la sicurezza delle persone e di spendere il meno possibile per ottenere il massimo in termini di sicurezza e di funzionalita'. Ma forse non ho tenuto conto del fatto che, anche in questa vicenda, per ogni altro verso tranquilla e trasparente, vi e' lo scontro tra il vecchio ed il nuovo. C'e' chi non rinuncia, per motivi suoi, alla polemica di un moralismo fasullo e inconcludente se non addirittura moralmente inerte rispetto a certe manovre di vecchio stampo".


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