Sempre più esasperati i commercianti di Via Roma, trasformata da quasi tre anni anni in un cantiere per far passare una metropolitana di superficie che nessuno forse vedrà mai. Le saracinesche abbassate di quelli che furono un tempo fiorenti negozi, testimoniano la superficialità con cui è stata progettata l'opera. Sui dirigenti comunali e i titolari della ditta esecutrice, pende infatti un procedimento penale per aver agito senza le autorizzazione della Soprintendenza, e per aver danneggiato gli edifici vincolati. Il 4 luglio sarà nominato il collegio peritale.
Il sindaco si è impegnato a riaprire quanto prima il secondo tratto di Via Roma. I residenti e commercianti avevano già avuto garanzie in questo senso, ma alle promesse non hanno mai fatto seguito i fatti.
Il Comune, che intanto ha perso i 12 milioni di euro di finanziamenti pubblici per il completamento dell'opera ha consegnato alla Soprintendenza una variante al progetto, che prevede comunque il passaggio della metro sul primo tratto di via Roma. Un ipotesi che però non convince i comitati cittadini. "Perchè - si chiede andreina pellegrini del comitato san Pietro - la Soprintendenza che ha già detto no al passaggio sull'intero tratto di Via Roma, dovrebbe adesso cambiare idea?".
Nel servizio interviste a Paolo Cogoni, orafo, Giovanni Ranieri, comitato commercianti via Roma, Andreina Pellegrini, Comitato san Pietro.
FT
