Ricatti a luci rosse, tre arresti a Pescara

09 Febbraio 2012   16:29  

Falsi poliziotti che sbucano dagli armadi, immagini registrate da telecamere nascoste dentro delle scatole, tentativi di estorsione per diverse decine di miglaia di euro, il tutto, probabilmente, per sfogare vecchie ossessioni ed una mania di vendetta con il mondo intero. Protagonisti della vicenda, in particolare, un indiano, Sukhbir Singh, clandestino di 29 anni, ed una massaggiatrice originaria di Lesina in Provincia di Foggia, Rosaria Parigino di 39 anni. Il primo ha alle spalle una condanna di 6 anni per tentato omicidio nei confronti della titolare di un'azienda agricola per la quale lavorava nel 2010. Era talmente ossessionato da lei che tentò prima di violentarla e poi di ucciderla, non contento dal carcere di Teramo scriveva lettere in Procura nelle quali denunciava traffico di droga all'interno dell'azienda gestito dalla donna e dal suo compagno. Uscito dal carcere per decorrenza dei termini si é anche in questura per avanzare nuove denunce. Ossessionata anche la sua complice, Rosaria Parigino, da un avvocato pescarese dal quale pretendeva un finanziamento di 50 mila euro, altrimenti l'avrebbe denunciato per violenza sessuale, mai avvenuto, forte di un compiacente referto medico ottenuto chissà come da un ospedale della provincia di Teramo. I due a novembre s'incontrano e animati dall'odio più profondo decidono di dar vita ad una serie di ricatti a luci rosse: diversi gli episodi risocntrati dagli uomini della squadra mobile di Pescara. A Francavilla l'indiano ed un complice, Antonio Nesta classe 1986 della provincia di Foggia, anche lui in manette, fanno irruzione in una casa d'appuntamento, con tanto di falso distintivo ed armati di pistole giocattolo. In un secondo episodio, servendosi di una prostituta cubana, con la stessa tecnica, fanno cadere nella rete un imprenditore 64enne, mentre si appartava con la Parigino, scena questa ripresa dalle telecamere. Per il silenzio chiedono duemila euro di acconto ed un impegno a pagare 40 mila euro. In un terzo episodio, anche questo immortalato dalla telecamerina nascosta in una scatola, l'indiano sbuca all'improvviso da un armadio, simulando un blitz delle forze dell'ordine. Paradossali ed anche grotteschi i contenuti delle intercettazioni telefoniche dove, ad esempio, Singh Sukhbir fa finta di parlare con la sala operativa e dall'altro capo del telefono la voce registrata dell'operatore telefonico. Gli uomini della mobile hanno sequestrato un pc all'interno del quale saranno trovati tre video hard, la Parigino, in stato interessante da 4 mesi, é stata posta ai domiciliari. Singh Sukhbir e Antonio Nesta rinchiusi in carcere a Pescara.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore