Ricchezza in Europa: crolla il Pil delle regioni italiane

02 Aprile 2011   13:23  

Crolla la posizione delle regioni italiane nella graduatoria delle quaranta regioni europee con il piu' alto livello di prodotto interno lordo pro capite.

Dal 1997 al 2008 il numero delle regioni italiane presenti in questa classifica passa da dieci a tre, mentre quelle del Mezzogiorno - gia' ben al di sotto della media europea nel '97 - continuano a perdere posizione.

E' il quadro che emerge dallo studio "Il Prodotto interno lordo pro-capite regionale europeo: livelli e dinamiche", condotto dal dipartimento per le Politiche di coesione economica e sociale per il Mezzogiorno della Cgil su dati Eurostat relativi al Pil pro capite regionale per il 2008, espresso in parita' di potere d'acquisto, per le 271 regioni europee.

Dallo studio Cgil, prodotto per rilanciare le ragioni dello sciopero generale del 6 maggio, emerge che il Pil pro capite medio europeo per il 2008 presenta un valore pari a 25.100 euro espresso in parita' di potere d'acquisto.

Una media frutto di un'oscillazione compresa tra il valore piu' basso, che si colloca al 28% del dato medio europeo e riscontrabile per la regione bulgara di Severozapaden (7.100 euro) e il valore piu' elevato, pari al 343% del dato medio europeo individuato nella regione del Regno Unito Inner London (con un reddito di 85.800 euro e dove tra l'altro risulta collocata la capitale inglese).

Tra le prime venti regioni con il piu' alto livello del reddito pro capite, in ben sette sono presenti delle capitali: Londra, il Granducato del Lussemburgo, Bruxelles, Praga, Parigi, Stoccolma, Vienna.

Tra le quaranta regioni con il piu' alto livello di reddito pro capite (superiore al 125% rispetto alla media nazionale) troviamo 10 regioni tedesche, 5 olandesi, 4 austriache e, con 3 regioni ciascuna, Spagna e Italia (Bolzano 137% con 34.300 euro, Lombardia 134% con 33.500 euro ed Emilia Romagna 127% con 31.900 euro), con 2 regioni sia Belgio che Finlandia. Infine con una regione ciascuna la Repubblica Ceca, la Danimarca, l'Irlanda, la Francia, la Slovacchia, la Svezia e chiaramente il Lussemburgo. Per quanto riguarda l'Italia,nel 1997 presentava ben 10 regioni tra le quaranta: Lombardia (11esima), Bolzano (12esima), Emilia Romagna (15esima), Valle d'Aosta (21esima), Provincia autonoma di Trento (22esima), Veneto (23esima), Lazio (27esima), Piemonte (31esima), Friuli Venezia Giulia (36esima) e Toscana (39esima).

Dieci anni piu' tardi presenta solo 3 regioni in posizioni di retrovia: Provincia Autonoma di Bolzano al 23esimo posto, Lombardia al 28esimo ed Emilia Romagna al 36esimo.

La Lombardia presentava, nel 1997, un reddito procapite superiore rispetto al dato medio europeo del 161% mentre nel 2008 il dato e' arretrato al 134%. Stessa dinamica per le altre due regioni: la Provincia Autonoma di Bolzano passa dal 159% al 137% cosi' come l'Emilia Romagna passa dal 152% al 127%. Dal 1997 al 2008 delle 20 regioni che presentavano il reddito procapite piu' elevato, undici anni piu' tardi ne rimangono ben quindici. Rm1

Escono dalla graduatoria: Stoccarda, la Provincia di Anversa, la Provincia Autonoma di Bolzano, la Lombardia e l'Emilia Romagna.

Per quanto riguarda invece le prime 40 regioni, nel 2008 rispetto al '97 solamente nove regioni non sono piu' presenti tra le quaranta regioni con il reddito piu' elevato e sono la regione tedesca di Colonia, quella inglese del Chesire e ben 7 regioni italiane: Valle d'Aosta, Provincia autonoma di Trento, Veneto, Lazio, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Toscana.

Il rapporto del sindacato si sofferma poi sui "Mezzogiorni d'Europa", ovvero quelle aree marginali, con livelli di reddito inferiori al 75% rispetto alla media europea, presenti in gran parte delle regioni dei nuovi stati membri dell'est e in quelle tradizionalmente arretrate di Grecia, Spagna, Portogallo, Italia, Irlanda, Regno Unito e Francia.

Per quanto riguarda le regioni con il piu' basso livello di reddito pro capite, il rapporto precisa che in assoluto una regione su quattro in Europa presenta un livello di reddito pro capite inferiore al 75%.

"Un dato questo che deve far riflettere su una eterogeneita' che si ripercuote significativamente sulle condizioni di vita". In questa 'sfortunata' graduatoria troviamo tutte le regioni della Bulgaria e quasi tutte le regioni romene - fatta eccezione per Bucuresti-Ilfov (131% rispetto alla media europea).

Tra le 64 regioni con un reddito pro capite inferiore al 75%: 15 sono polacche, 7 ciascuna per la Repubblica Ceca e la Romania, 6 ciascuna per Bulgaria e Ungheria, 4 per Portogallo e Italia (Campania 66% con 16.400 euro, Sicilia 66% con 16.600 euro, Calabria 66% con 16.400 euro e Puglia 67% con 16.900 euro),3 per Grecia, Francia e Slovacchia; 2 per il Regno Unito, una per la Spagna, l'Estonia, la Lettonia e la Lituania. Se si passa a esaminare il confronto con il 1997, si nota come le 4 regioni meridionali con il piu' basso livello di reddito pro capite pur permanendo nella parte bassa della graduatoria presentavano, comunque, un livello del reddito pro capite meno distante rispetto al dato medio europeo rispetto a quanto mostrano nel 2008: Puglia al 77%, Sicilia al 76%, Campania al 74% e Calabria al 73%.

La collocazione "piuttosto negativa" delle regioni italiane nelle graduatorie dei redditi pro capite europei, rispetto al confronto 1997-2008, e' "da imputare prevalentemente alla dinamica piuttosto deludente del reddito pro capite delle regioni italiane".

Tra le regioni con il tasso di crescita medio anno piu' elevato registriamo il Lazio con il 2,1%, le 3 Marche al 2,%, il Veneto, la Provincia autonoma di Bolzano e l'Emilia Romagna all'1,8%. In questo contesto le regioni meridionali presentano diversi tassi di crescita medi annui: Basilicata 0,7%, Puglia 0,8%, Calabria 0,9%, Sicilia 1,2%, Campania 1,3%.

Sulla base del dato relativo al Pil pro capite 2008, l'Italia si colloca ancora tra i paesi Ue ad alto sviluppo "anche se oramai - denuncia il rapporto - stiamo scivolando in modo preoccupante verso quei paesi a sviluppo moderato (un gruppo di paesi di cui fanno parte: Cipro, Grecia, Slovenia, Repubblica Ceca, Malta e Portogallo".


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