Ricercato per spaccio a L'Aquila si costituisce a Napoli

06 Marzo 2014   13:42  

 Sfuggito alla cattura, si e' consegnato stamane al carcere di Secondigliano, Eduardo Romano, 27 anni, di Napoli, risultato irreperibile nella giornata di ieri nell'ambito dell'operazione dei carabinieri dell'Aquila che ha stroncato un traffico di stupefacenti che partiva dalla Campania e arriva a L'Aquila dove la droga, cocaina ed hashish in particolare, veniva smerciata da spacciatori al dettaglio che talvolta facevano capo ad alcuni locali pubblici della citta'.
Romano, con altre quattro persone, era stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del Tribunale dell'Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, su richiesta del pm Fabio Picuti.
Gli indagati sono in tutto 24. Le misure cautelari, oltre ad Eduardo Romano, hanno riguardato Antonio Romano, 47 anni, di Napoli (carcere), Salvatore Mauriello, 29 anni, nato a Pomigliano d'Arco (Napoli) e residente a L'Aquila (carcere), Giuseppe Giuliani, 44 anni, dell'Aquila (domiciliari) e Angelo Naindenel, 40 anni, nato a Napoli e residente a Scoppito (L'Aquila), ai domiciliari.
In particolare i primi tre campani, stando alle indagini, erano ben radicati nell'ambiente aquilano di cui due ritenuti gravitanti nell'area del clan camorristico 'Vinella-Grassi', operante a Napoli nel quartiere 167.
Il gruppo gestiva l'intera filiera dell'illecito commercio, a partire dall'acquisto dello stupefacente a Somma Vesuviana e Sant'Anastasia, fino alla vendita al dettaglio, curandone il trasporto, la detenzione e la manipolazione.
Nell'ambito della stessa inchiesta e' stato indagato per istigazione alla corruzione l'avvocato del Foro dell'Aquila Giuseppe Di Ramio, 46 anni, nato a Torino ma residente in citta'.
Il legale, che nel corso delle indagini avrebbe ammesso ai carabinieri di essere assuntore di cocaina, seppur occasionalmente, avrebbe poi cercato di far distruggere il verbale di sommarie informazioni offrendo a due carabinieri 5 mila euro.


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