Ricostruzione, Benedetti: "Non e' possibile far partire il cantiere per i sottoservizi fra 5 anni"

08 Febbraio 2016   17:30  

"Il prossimo anno, nel 2017, termineranno i lavori di ricostruzione degli edifici posti lungo l'asse centrale e le vie limitrofe. Il cuore della citta' potra' dunque tornare a battere. Non e' possibile, non e' logico e non e' pensabile, per queste ragioni, far partire il cantiere per i sottoservizi.

La citta' non puo' essere trasformata in una laguna cambogiana, impedendo ai cittadini di rientrare nelle loro case e di riaprire le loro attivita' commerciali, per consentire l'avvio di lavori che andavano fatti cinque anni fa".

Lo dice il presidente del Consiglio comunale dell'Aquila, Carlo Benedetti. "Soprattutto - osserva - alla luce del fatto che, dopo l'avvio del primo lotto, e' stata smembrata via Sallustio e, dopo un anno, siamo ancora li' o poco oltre, malgrado l'impegno del presidente della societa' Gran Sasso Acqua.

Nella primavera del 2017 dobbiamo riconsegnare i lavori dell'asse centrale, non inaugurare un nuovo cantiere.

Il ritorno alla vita della citta', in alternativa del quale c'e' solo lo spopolamento, ha piu' valore del tunnel intelligente. Non puo' essere questo il problema, non in questo momento.

I sottoservizi - questo il pensiero di Benedetti - si rifaranno quando sara' possibile, ora abbiamo altre priorita', almeno sull'asse centrale.

I commercianti devono poter riaprire serenamente le loro attivita' e i cittadini devono poter tornare nelle loro case.

Non abbiamo un'altra vita a disposizione per rivedere la citta' ricostruita e popolata e non possiamo aspettare, perche' cio' avvenga, un'opera pubblica partita con sei anni di ritardo e che, in un anno, e' progredita ben poco.

Questa citta', lo ripeto - conclue il presidente del Consiglio - deve tornare a vivere.

Altrimenti avremo un patrimonio edilizio rimesso a lucido e tunnel intelligenti, ma senza piu' abitanti"


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