Ricostruzione, Legnini: "Dire che nella legge di stabilità non ci sono risorse, non è verità"

28 Ottobre 2013   10:31  

"La corretta informazione costituisce la base essenziale di qualunque valutazione ed iniziativa politica ed istituzionale. Dire che il disegno di legge di stabilità non contiene nulla di più per l'Aquila e il cratere abruzzese o che si tratterebbe solo di 'spalmature' non risponde al vero".

A dirlo un esponente di spicco del Pd nazionale, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanni Legnini all'indomani della mobilitazione annunciata dal Pd aquilano.

"Scendendo nel dettaglio - spiega Legnini- le novità sono tre:

1) i 600 milioni in più rispetto agli 1,2 miliardi stanziati a luglio sul 2014 e 2015 portando così l'importo stanziato a 1,8 miliardi, una delle voci più elevate del bilancio dello Stato;

2) l'anticipazione al 2017 del risorse del 2018 e 2019;

3) la norma che consente al Cipe di autorizzare l'utilizzo delle risorse in relazione alle effettive esigenze della ricostruzione e che potrà quindi consentire la rapida impugnabilità dei fondi.

Occorre unire le forze ed evitare posizioni isolazioniste, come è stato da tutti auspicato nell'incontro di venerdì a Fossa con i sindaci del cratere".

Questo il richiamo del sottosegretario, che all'incontro ha presenziato annunciando in quella sede la risorsa aggiuntiva dei seicento milioni contenuta nella legge di stabilità.

 

"Per quel che mi riguarda - continua Legnini - continuerò a lavorare come ho già sin qui fatto perché venga rispettato il diritto dell'Aquila e di tutti i comuni danneggiati dal sisma ad ottenere ciò che a loro spetta ed a sensibilizzare tutti i membri del governo, a partire dal Ministro Trigilia che ha la delega alla ricostruzione - e che si è già impegnato insieme al vice ministro Fassina e al sottoscritto, altre al sindaco Cialente, ai sindaci del cratere e alla senatrice Pezzopane - per accrescere le risorse disponibili, con la consapevolezza che il Presidente Letta condivide e sostiene con determinazione la necessità inderogabile di ricostruire tutto cio che il terremoto ha distrutto o danneggiato".

In ultimo, un accenno al partito. "Quanto al Pd - conclude il sottosegretario - faccio solo notare che è stato ed è il Partito che più di altri si è battuto in questi anni e si sta battendo per l'Aquila. Metterlo sotto accusa mi sembra incomprensibile, tanto più in presenza di un Governo di grande coalizione come quello attuale, nel quale ciascuno deve fare la sua parte".

 


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