Ricostruzione, Ruggeri: "Siamo con l'acqua alla gola e il PD scopre l'importanza di fare squadra"

06 Novembre 2013   16:43  

"La ricostruzione dell’Aquila è una cosa seria, molto, ma molto seria, e mi auguro che tutti l’abbiano capito.

Talmente seria che necessita del contributo di tutte le forze, non solo quelle politiche, del comprensorio. La ricostruzione non è solo quella edilizia ma ci sono anche quelle, altrettanto importanti e determinanti della ricostruzione sociale, occupazionale, della sicurezza, dei giovani e non ultima quella dell’immagine della città.

Molto spesso abbiamo sentito appelli da ogni parte alla collaborazione ed alla unità di tutti i rappresentanti in Comune per poter insieme ottenere un minimo di risultato. Ma questo vale sempre, e mi riferisco all’appello fatto ieri dal capogruppo del PD in Consiglio Comunale Maurizio Capri, ed è bene che la Città sappia".

A scrivere è Corrado Ruggeri, segretario di L’Aquila Città Aperta.

-"Il sottoscritto, come segretario dell’Aquila Città Aperta -fa notare Ruggeri- fin dalla fine del 2012, ovvero quasi un anno fa, dopo vari colloqui con i singoli segretari di tutti i partiti rappresentati in Consiglio Comunale si fece promotore di organizzare un incontro congiunto da tenersi il 24 gennaio 2013 in Comune con lo scopo di verificare se c’era la volontà di fare squadra, ma l’incontro saltò per indisponibilità del PD causa la ormai imminente tornata elettorale delle politiche (25 febbraio 2013).

Nei mesi successivi rinnovai l’invito anche quella volta a tutti i rappresenti politici fissando per il 9 maggio la nuova riunione da tenersi sempre in Comune (vedi comunicato stampa), ma anche allora il maggiore partito della maggioranza all’ultimo momento non fu disponibile, ed il segretario del PD dopo alcune settimane mi chiese espressamente di aspettare ancora un po’ che e mi avrebbe fatto sapere. Sono passati sei mesi e nulla si è mosso".

"Ovviamente -prosegue Ruggeri- lo scopo delle riunioni era estremamente chiaro: il centro sinistra ha vinto le elezioni ed ha il sacrosanto diritto e dovere di governare, e proprio per questo da parte della minoranza non ci sarebbe stata alcuna richiesta di poltrone, sedie, sgabelli predellini e quant’altro, ma solo ed esclusivamente una volontà di condividere le principali scelte da mettere in esser per la rinascita ed il futuro della nostra amata L’Aquila.

Ma poiché il Sindaco più volte, in precedenza aveva sottolineato che la ricostruzione era una cosa sua e del suo partito, il centro sinistra ha preferito che non se ne facesse nulla. Ora che siamo con l’acqua alla gola Capri scopre la necessità di dover condividere le azioni da mettere in atto verso il Governo per ottenere fondi.

A Capri rispondo: è sempre valida la proposta fatta un anno fa e su riportata, e siamo disponibili a collaborare alle varie iniziative, anche di forte protesta che si dovessero prendere purché ci sia una condivisione sulle scelte vitali per il futuro dell’Aquila; ma se il tutto deve limitarsi alla sola necessità di uscire dal guado allora il problema resta di chi governa".


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