Dalle
macerie del terremoto nasce - per iniziativa dell’associazione contro
le mafie fondata da don Luigi Ciotti - il Presidio per la legalità.
E non poteva essere diversamente. Un presidio di legalita’
e di verita’ che si avvale di un gruppo attento “scrutatore” della
realtà locale, che già da alcuni anni lavora in sinergia con la
struttura nazionale di Libera e del settore di Libera informazione e
che, sin dall’alba del 6 aprile, è operativo anche nell’aquilano: per
essere vicini alle popolazioni, per monitorare la gestione
dell’emergenza e le fasi della ricostruzione, tenere sempre accese le
antenne su quello che accade in Abruzzo, soprattutto quando calerà il
silenzio.
Sin dalle prime ore abbiamo denunciato il rischio
incombente delle infiltrazioni criminali non solo sugli affari della
ricostruzione ma anche in quelli della gestione dell’emergenza.
Il
nostro compito sarà quello di tenere gli occhi aperti, di porre domande
e trovare delle risposte. Per garantire trasparenza nell’operazioni di
rimozione, per combattere e denunciare le ingiustizie nell’opera di
ricostruzione, per verificare se ci sono state colpe e collusioni,
impedire l’infiltrazione delle mafie nel nuovo, appetibile, business ed
evitare sperpero di denaro pubblico. In ogni tragedia c’è un prima e un
dopo, un passato e un futuro, senza dimenticare il presente.
Compito
di Libera sarà quello di raccontare quello che succede con il cuore e
con la testa. Senza dimenticare cosa hanno rappresentato nel nostro
paese le tragedie del passato.
E pensiamo al terremoto dell‘Irpinia:
in Campania alla tragedia del terremoto seguì quella della
malaricostruzione, il trionfo del cemento e di grandi cattedrali nel
deserto, sprechi, corruzione e camorra e parallelamente una lentezza
esasperata nella ricostruzione delle case.
Libera non vuole
disperdere la memoria, le immagini di quella gente, dei paesi-presepe
distrutti, delle straordinarie prove di generosità e coraggio sbocciate
spontaneamente tra le macerie.
Ci devono servire per non sbagliare
oggi e domani in Abruzzo e se c’è una lezione del dopo-terremoto che
ancora non è stata tratta dalla classe dirigente di questo Paese,
passata, presente e futura, a cominciare da quella politica, è forse
proprio questa: l’ambiente - inteso nei suoi aspetti archeologici,
storici, architettonici, artistici, sociali e naturalistici - è una
risorsa strategica dell’Italia, che non può essere lasciata impunemente
nelle mani di chi la saccheggia per trarne profitto.
Noi, per quello
che possiamo fare, staremo molto attenti, con passione e umiltà e con
quella quota di corresponsabilità che da anni contraddistingue il
nostro percorso di giustizia e di verità.
Interviste a Gabriella Stramaccioni (coordinatrice nazionale di Libera), Roberto Morrione (Direttore di Liberainformazione), Angelo Venti (redattore di site.it/SOLLEVATIABRUZZO),
Peppe Ruggiero
Responsabile Ufficio stampa
di Libera
Asssociazioni, nomi e numeri contro le mafie
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Presidio per la legalità - L’Aquila
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