Ricostruzione, ingegneri: "Cambiano le regole, a rischio la sicurezza. Dal Comune silenzio profondo"

"Dall'andata via della PC, sono assenti interlocutori degni"

15 Ottobre 2012   16:20  

Regole cambiate in corso d'opera per una ricostruzione che rischia di non avere le risorse sufficienti.

La denuncia arriva dal presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia dell'Aquila, Paolo De Santis.

In una comunicazione del 2 giugno scorso Cineas chiede improvvisamente conto all'architetto Gaetano Fontana, già coordinatore dell'ufficio centrale per la ricostruzione di chiarire un dubbio, cioè cosa davvero sia da considerare nella voce "finiture".

"Una richiesta curiosa -spiega De Santis- dopo due anni che Cineas ha trattato in tutte le pratiche di ricostruzione il problema della finiture."

Ad orientare Cineas fino a quel momento era stata la OPCM 3790 e in particolare gli "Indirizzi per l'esecuzione degli interventi di cui all'Ocp 3790" che nel paragrafo 5 recitavano.....

......Ai fini del ripristino della fruibilità dell'immobile e del conseguimento del miglioramento sismico dell'edificio, le tipologie di intervento ammesse a finanziamento sono le seguenti:

A.1 demolizione e ricostruzione di elementi non strutturali o strutturali secondari irrimediabilmente danneggiati o pericolanti, quali, ad esempio, tamponature e tramezzature, cortine esterne, intonaci pesanti, camini, pensiline, cornicioni;

A.2 riparazione di elementi strutturali e non strutturali danneggiati e ripristino delle finiture;

A.3 riparazione degli impianti danneggiati, ai fini del ripristino della loro funzionalità;

B.1 rinforzo di elementi strutturali finalizzato all’eliminazione di eventuali carenze locali e al conseguimento di un incremento della sicurezza globale dell'edificio, nell'ambito del progetto di miglioramento sismico volto ad assicurare un livello di sicurezza fino all’80% dell’adeguamento sismico, ma comunque almeno maggiore del 60%, con un tetto di spesa riferito alla superficie lorda, di 400 euro/mq .

Nell'ambito degli interventi suddetti di tipo A ricadono i costi di ripristino delle finiture e degli impianti conseguenti agli interventi di rafforzamento strutturale.....

"All'improvvismo, spiega De Santis, Cineas scopre di non sapere come intendere le finiture. Lo chiede a Fontana in una lettera del 2 giugno 2012 e Fontana prontamente risponde il 6 giugno. Nella sua lettera Fontana spiega che le "finiture" fanno parte dell'ambito A e che NON SONO "finiture" tamponarure, tramezzature, massetti e vespai. Rincresce che la nota Fontana la invii solo all' Ing. Riccardo Campagna senza comunicarla ai Sindaci e tantomeno condivisa con gli Ordini Professionali."

"Negli indirizzi le tampanature e le tramezzature erano A1- spiega sempre De Santis- ora invece, con questa interpretazione vanno a cadere nell'ambito B1, ovvero quello del "rinforzo strutturale...finalizzato alla sicurezza globale dell'edificio nell'ambito nell'ambito del progetto di miglioramento sismico volto ad assicurare un livello di sicurezza fino all’80% dell’adeguamento sismico, ma comunque almeno maggiore del 60%, con un tetto di spesa riferito alla superficie lorda, di 400 euro/mq" (lettera B1 - indirizzi per l'esecuzione degli interventi all'OPCM 2790). Il che significa che in 400 euro lordi vanno le spese di miglioramento sismico, ma anche le tramezzature e le tamponature. Quindi? Non bastano i soldi."

De Santis denuncia la sue perprelssità in una lettera all'ora Commissario Gianni Chiodi, al sindaco Massimo Cialente, all'assessore Pietro Di Stefano. Chiodi, ormai non più Commissario, risponde per la prima volta a De Santis: "Ribadisce quanto detto da Fontana nella sua risposta a Cineas, ovvero che non sono finiture le tampanature, le tramezzature, i massetti e i vespai".
Altresì Chiodi nella lettera spiega che non risulta mancanza di copertura economica e che è errato considerare di tipo B i lavori di ripristino delle finiture e degli impianti conseguenti a opere di raffrnzammento strutturale.

Per De Santis, è un ginepario difficile da districare: "Non si capisce più come considerare le tramezzature e quale sia il costo"

Ciò che però De Santis sottolinea è il silenzio dell'amminsitrazione comunale. "Stanno tutti zitti, dal Comune silenzio profondo su tematiche che riguardano il futuro della città."

De Santis risponde a Chiodi e contestualmente invia la sua risposta (al 3 ottobre) a Sindaco, assessore alla ricostruzione, al dirigente Vittorio Fabrizi, a Fintecna, Cineas, Reluis, ai sindaci del cratere a tutti gli ordini professionali di riferimento.

E ancora "Dal Comune dell'Aquila solo silenzio".

E aggiunge: "Dopo l'andata via della Protezione Civile nel 2010, non abbiamo più avuto degni interlocutori, persone esperte di ediliza e di costruzioni antisismiche. Ora anche i due nuovi coordinatori degli uffici speciali, sulle cui persone non discuto, cosa sono? Due super manager che di edilizia non sanno nulla. Cosa faranno? Lo vedremo."

E aggiunge: "Appare chiaro - conlcude Se Santis - un intento del Governo di tagliare sui costi, anche quel cambiamento in corso d'opera sul senso delle rifiniture lo denuncia. Cambia il governo ma tutto resta uguale, a dirla tutta 'sono cambiati i musicisti ma la musica è la stessa'."

(B.B.)


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