Ricostruzione, l'Ance contro Barca: '' Vuole sfavorire le piccole e medie imprese locali''

29 Giugno 2012   16:35  

“Non si faccia rientrare dalla finestra quello che non è entrato dalla porta” è l’esortazione del Presidente di ANCE L’Aquila Gianni Frattale il quale commenta alcune voci che corrono nei corridoi del Ministero di Barca su pesanti limitazioni che sarebbero da inserire nelle normative di prossima stesura, riguardo all’assunzione di lavori da parte delle imprese.

Un’ipotesi al vaglio è quella di contenere tali affidamenti entro importi misurati sui fatturati canonici dell’azienda o in maniera proporzionale ad essi. “Se così fosse” - chiosa Frattale – “significherebbe decidere di favorire le imprese che hanno già grossi fatturati e sfavorire le imprese locali, per lo più piccole o medie, che non avrebbero possibilità di crescere.

Si fa strada la vecchia idea di dividere la città in grandi lotti. Questa sarebbe una decisione politica di cui tenere conto politicamente”.

Frattale ricorda che esistono altri metodi che non contraddicono le regole del libero mercato. Il rispetto dei tempi è garantito già alla stipula del contratto ed è valutato dal progettista.

L’ANCE si è dotata fin dall’inizio di sistemi di autoregolamentazione in questo senso, come il pacchetto fidejussorio per il rispetto dei tempi e della qualità delle opere; il contratto tipo per salvaguardare i diritti del cittadino; il rating per permettere di vagliare la professionalità delle imprese.

Inoltre, sempre secondo il Presidente Frattale, bisogna tenere conto del fatto che l’importo totale dei lavori commissionati ad un’impresa va spalmato per tutti gli anni di durata della ricostruzione e non considerato come incasso annuale simultaneo.

“Siamo pronti come sempre a confrontarci per la soluzione di qualunque problema, a patto che le categorie vengano interpellate quando si tratta di decidere questioni cruciali sul loro futuro e sul futuro della ricostruzione.

L’imprenditoria locale ha già dimostrato alta professionalità in occasione della riparazione delle case B e C e nelle opere di puntellamento per le quali, pur avendo rispettato pienamente i tempi, non vede rispettati ad oggi quelli dei dovuti pagamenti.

Qui sì che ci vorrebbe una norma definitiva” - Conclude Frattale - “Noi vogliamo rispettare le regole e se queste non bastassero compenseremo con la deontologia e con l’autoregolamentazione, ma le norme devono osservarle tutti nel rispetto dell’imprenditoria e dell’occupazione locali che portano sviluppo al territorio”.


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