Ricostruzione, tangenti su appalti pubblici, la prossima settimana primi interrogatori indagati

22 Luglio 2017   09:47  

Sono stati fissati per la prossima settimana i primi interrogatori di garanzia nell'ambito della nuova inchiesta della Procura della Repubblica dell'Aquila, denominata "L'importante e' partecipare", incentrata su 12 appalti gestiti dai beni culturali d'Abruzzo.

Tra i primi ad essere ascoltati Lionello Piccinini, geometra dell'Aquila, dipendente del segretariato generale del ministero per i Beni culturali e Berardino Di Vincenzo, anche lui dell'Aquila, ex segretario regionale Mibact ora in pensione.

L'indagine ha portato a 10 arresti ai domiciliari, 5 interdizioni dal lavoro e 20 indagati a piede libero con le accuse, tra le altre, di corruzione e turbativa d'asta.

Le indagini, coordinate dal procuratore della Repubblica, Michele Renzo, e dal sostituto Antonietta Picardi, sarebbero scattate da spunti investigativi di altro filone.

In particolare, le ditte esecutrici coinvolte nell'inchiesta, in accordo con i funzionari pubblici indagati, avrebbero avuto modo di recuperare i ribassi, durante lo svolgimento dei lavori, con le cosiddette perizie di variante, riassegnate ad affidamento diretto o con procedure negoziate senza gara, oppure grazie a perizie di adeguamento dei prezzi, con un aumento talvolta anche elevato rispetto all'importo iniziale dei lavori a base d'asta.

Il compenso per i funzionari si sarebbe concretizzato, secondo quanto ricostruito, attraverso l'affidamento di incarichi professionali a parenti o amici, le cui parcelle, peraltro, proporzionate al valore dei lavori, si arricchivano alla concessione di ciascuna variante, oppure attraverso l'elargizione di somme in denaro. 


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