Rifiuti da costruzione e demolizione. Direttive per i Comuni

30 Giugno 2010   13:10  

La Giunta regionale, su proposta dell'assessore regionale all'Ambiente Daniela Stati, ha approvato nella seduta di oggi, una Direttiva sui rifiuti da costruzione e demolizione. L'obiettivo e' di definire e uniformare sul territorio regionale le modalita' applicative, di competenza dei Comuni, ai sensi dell'art. 39, comma 2 della L.R. 19.12.2007, n. 45 e s.m.i., della tracciabilita' dei rifiuti da costruzione e demolizione (C&D) e per accertare le loro quantita'. La Direttiva in questione e' consultabile sul sito della Regione abruzzo nell'area ambiente. La produzione dei rifiuti da C&D in Abruzzo, ovvero essenzialmente rifiuti inerti, secondo i dati piu' recenti, ammonta a circa 206.309 tonnelate, pari al 22% del totale dei rifiuti speciali prodotti, di cui risulta (ma il dato e' tutto da verificare), che l'83.8% risultano avviati a recupero.

Il quadro riepilogativo della produzione di rifiuti da C&D, per singola provincia e' il seguente: L'Aquila, Ton.38.814; Chieti, Ton 68.740; Pescara, Ton. 55.216, Teramo Ton.48.039. La composizione dei materiali da C&D e' piuttosto variabile, sia per la diversa origine dei rifiuti sia per altre motivazioni, quali ad esempio le tecniche costruttive locali, il clima, l'attivita' economica e lo sviluppo tecnologico della zona, nonche' la disponibilita' locale di materie prime e materiali da costruzione. "Era necessario - ha aggiunto l'assessore - giungere ad una direttiva che in questo settore, uniformasse le modalita' applicative della L.R. 45/07 da parte dei Comuni che, purtroppo, nella stragrande maggioranza dei casi, disattendono le disposizioni regionali. Lo si e' fatto attraverso la condivisone con tutti gli attori del sistema (Province e Associazioni EE.LL. e di categoria), cercando di giungere alla soluzione migliore. Con questa Direttiva, il Comune deve prevedere che per ogni intervento edilizio derivante da concessione edilizia, autorizzazione, dichiarazione di inizio attivita' o altro atto comunale di assenso, il titolare del provvedimento autorizzativo o il direttore dei lavori, dichiari la stima dell'entita' e della tipologia dei rifiuti da C&D che sono prodotti, l'autocertificazione attestante la presenza o meno di sostanze contenenti amianto nell'unita' catastale oggetto di intervento ed il luogo o impianto ove si intende conferire i rifiuti da C&D". " A questa direttiva", ha detto l'Assessore Stati, "seguira' presto la definizione di un accordo quadro regionale su tutta le gestione dei rifiuti da C&D per il quale abbiamo definito un testo per la relativa concertazione. E' necessario che il ciclo dei rifiuti speciali sia sempre piu' improntato al rispetto dell'ambiente e funzionale allo sviluppo di imprese sane ed efficienti."


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