Rifiutopoli, Verrocchio (Pd): Chiodi non poteva non sapere

23 Settembre 2010   13:11  

Il Pd della provincia di Teramo attraverso il suo segretario, Robert Verrocchio, annuncia che renderà pubblico, a breve, un dossier già pronto sulle perplessità del partito in merito alla gestione Team e Teamtec.
"Comprenderà - afferma Verrocchio - tutti gli interventi fatti a riguardo nei Consigli Comunali, tutte le interrogazioni durante i question time, tutte le denunce e le prese di posizione che il Pd ha assunto.
Basti ricordare che, poco tempo fa, quando il Partito ha insistito su come fosse necessaria una gara ad evidenza pubblica per scegliere un nuovo socio privato della Team, è stato accusato da questo centro-destra di voler danneggiare i 250 dipendenti della società, di volergli togliere il lavoro!!! Ovviamente l'intento del PD era invece quello di tutelarli, ma i nostri allarmi sono rimasti inascoltati, mentre proprio Brucchi, dimostrando arroganza e cecità, ha spinto in questo modo tutti i dipendenti, e le loro famiglie, sull'orlo di un baratro". "In un momento storico in cui l'Abruzzo sembra quasi essere diventato l'epicentro della criminalità organizzata - dice Verrocchio -, il richiamo alla questione morale è quanto mai necessario. La politica deve essere intransigente con tutti quegli amministratori che mettono in atto comportamenti non etici e che non rispettano le regole del vivere civile. L'etica del comportamento pubblico è la precondizione per ottenere la fiducia dei cittadini". "Ci chiediamo, dunque, se Chiodi sia davvero in grado di occuparsi dei problemi di questa Regione, quando - di fatto - è invece costretto ad interessarsi dei suoi problemi personali e di quelli dei suoi amici e parenti (ricordiamo che il suo studio di commercialista è stato perquisito, in conseguenza dell'affare con Abruzzo Engineering)". "Il nuovo scandalo che li vede coinvolti tocca in particolare la città di Teramo. Una società come la Te.Am, che ai tempi del Sindaco Sperandio era il fiore all'occhiello dell'amministrazione comunale, sembra essere diventata uno strumento per gestire i propri interessi e per praticare spudoratamente quello che in letteratura si dice "familismo amorale". "E non si può certo dimenticare - conclude il segretario provinciale del Pd - che i fatti contestati a Venturoni risalgono ad un periodo in cui Chiodi era Sindaco della nostra città e che, dunque, necessariamente doveva sapere quello che stava succedendo".


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