Riforma lavoro, Uil: "Per ora giudizio sospeso" al via incontri con parlamentari abruzzesi

23 Marzo 2012   16:47  

Fissati i primi appuntamenti tra la Uil Abruzzo e i Parlamentari abruzzesi per verificare la condivisione di modifiche alla proposta di legge di riforma del mercato del lavoro che il Governo sta finendo di scrivere.

Lunedì 26 la Uil Abruzzo incontrerà il senatore Alfonso Mascitelli (Italia dei Valori); martedì 27 il deputato Tommaso Ginoble (Partito Democratico); giovedì 29 la deputata Vittoria D’Incecco (Partito Democratico); venerdì 30 il senatore Giovanni Legnini (Partito Democratico); martedì 3 aprile il senatore Fabrizio Di Stefano (Partito delle Libertà); giovedì 5 aprile il senatore Paolo Tancredi (Partito delle Libertà).

Da definire le date per gli incontri con i deputati Augusto Di Stanislao (Italia dei Valori) e Giovanni Lolli (Partito Democratico).

Nei prossimi giorni, ci auguriamo di poter completare il calendario degli incontri.

Riassumiamo la posizione della Uil Abruzzo: Il Governo consulta ma non tratta: un metodo che non ha prodotto il risultato che serve all’Italia. Sulle pensioni, hanno lasciato per strada, senza salario né pensione, centinaia di migliaia di persone, e ancora non riescono a rimediare. Se trattassero i problemi con chi li affronta quotidianamente, eviterebbero errori così drammatici. Sulla riforma del mercato del lavoro, il giudizio della Uil è sospeso: senza alcune precise modifiche, sarà negativo. Ci sono punti positivi, soprattutto nel capitolo delle assunzioni, che il sindacato ha contribuito a inserire, come le nuove regole per ridurre la precarietà, l’obiettivo di riportare il rapporto di lavoro a tempo indeterminato ad essere il contratto dominante, la limitazione dell’uso improprio dei contratti a tempo determinato. Ci sono punti non chiari, soprattutto sui nuovi ammortizzatori sociali. La cassa integrazione sarà uno strumento universale, oppure non vi rientreranno quelli che oggi stiamo coprendo con la cassa in deroga?

Per quanto riguarda il ricollocamento dei lavoratori che perdono il lavoro, la situazione rimane quella che è: insoddisfacente.

Ci sono punti negativi soprattutto nelle modifiche all’articolo 18. Il Governo non ha accolto la proposta della Uil di affrontare il problema in modo pratico, accorciando i tempi dei processi e chiarendo la giusta causa (disciplinare) e il giustificato motivo (economico) dei licenziamenti. Sui licenziamenti individuali per ragioni disciplinari, il Governo è tornato sui suoi passi e ha accettato la richiesta sindacale di mantenere la doppia opzione: indennizzo o reintegro.

Sui licenziamenti individuali per ragioni economiche, il Governo dichiara di non essere più disponibile a fare modifiche.

ORA TOCCA AL PARLAMENTO: CHIEDEREMO CHE VOTINO ALCUNE MODIFICHE, tra cui quelle per evitare che i licenziamenti individuali per ragioni economiche possano essere utilizzati per mascherare licenziamenti discriminatori o disciplinari.

Lo sciopero preventivo non è lo strumento giusto per premere sul Parlamento. La Uil farà di tutto per ottenere attenzione e ascolto dai Parlamentari, che hanno un’occasione limpida per dimostrare che hanno a cuore i lavoratori.

La Uil Abruzzo sta chiedendo di incontrare tutti i Parlamentari abruzzesi, per illustrare loro le modifiche che ritiene necessarie. 


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