Ripresi i lavori di riqualificazione di via Mazzini a Pescara

“Sono ripresi stamani, alle 8 in punto, i lavori di riqualificazione di via Mazzini, sospesi lo scorso 29 novembre dalla Asl in seguito ad alcuni rilievi sul gruppo elettrogeno della betoniera utilizzata per impastare il cemento. L’impresa Erta di Roma, che si è aggiudicata l’appalto, ha ottenuto l’allaccio alla rete Enel ed ha ripreso l’intervento su due fronti, ossia il tratto compreso tra via Cesare Battisti e via Forti e il tratto tra via Cesare Battisti e via Regina Margherita. La parola d’ordine, da questo momento, è fare in fretta per recuperare i tre giorni persi e restituire la strada alla città per lo shopping natalizio. Intanto nella giornata odierna si concluderanno anche i lavori di ripavimentazione del tratto nord di corso Vittorio Emanuele, a partire dall’incrocio con corso Umberto, e via Silvio Pellico, sino all’incrocio con via Leopoldo Muzii. Da lunedì l’impresa Facciolini Srl si sposterà sulle aree di risulta, per la ripavimentazione del corridoio di ingresso che corre dinanzi al mercatino etnico, sino a giungere alla vecchia locomotiva, attraversato ogni giorno da centinaia di autobus, mentre il Comune provvederà al rifacimento della segnaletica su corso Vittorio Emanuele e via Pellico. Ci rendiamo conto che tanti cantieri, aperti in contemporanea, potranno aver causato qualche rallentamento nel traffico, ma si tratta di opere indispensabili per garantire una mobilità sicura e strade fruibili, tamponando situazioni di dissesto ereditate dal passato e mai sanate”. Lo ha detto l’assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli ufficializzando i due provvedimenti.

“I lavori di riqualificazione di via Mazzini sono ufficialmente ripresi stamani – ha detto l’assessore Fiorilli, dopo un sopralluogo sul cantiere -, lavori sospesi temporaneamente dalla Asl dopo che un residente di via Mazzini avrebbe presentato un esposto in merito al rumore prodotto dal generatore elettrico, comunque insonorizzato, utilizzato dall’impresa per impastare il cemento. La Asl ha effettuato il suo sopralluogo e ha ordinato lo stop, ma non il sequestro, del generatore, per ulteriori accertamenti, e ha disposto la sospensione temporanea dei lavori. L’impresa – ha proseguito l’assessore Fiorilli – si è subito attivata e ha presentato la richiesta di allaccio alla rete Enel per disporre dell’energia necessaria in sostituzione del generatore, allaccio effettuato stamane, in tempi record, dall’Enel, che ha consentito la riapertura del cantiere che ora dovrà procedere a ritmo serrato per recuperare i giorni persi e soprattutto chiudere in fretta le opere riconsegnando la strada al territorio, ai residenti e agli operatori commerciali in tempo per lo shopping natalizio. In giornata, intanto, è stato completato il rifacimento della segnaletica stradale in via Carducci, dove ieri è terminata la ripavimentazione dell’asse stradale in asfalto, mentre sempre oggi si sono conclusi i lavori di rifacimento dell’asfalto in corso Vittorio Emanuele, partiti martedì scorso e proseguiti senza chiudere al traffico l’asse stradale, ma garantendo una perfetta convivenza tra il cantiere e le auto, riducendo al minimo i disagi, alla fine concentrati nell’ora di punta di chiusura di scuole e negozi. Lunedì il Comune provvederà al rifacimento della segnaletica stradale nel tratto ripavimentato, mentre l’impresa Facciolini si sposterà sulle aree di risulta per il rifacimento dell’asfalto nel corridoio di transito degli autobus già scarificato dalla scorsa settimana. In tutti i casi – ha sottolineato l’assessore Fiorilli – si tratta di opere e lavori improcrastinabili per ragioni di sicurezza e non solo di estetica, opere che non potevamo rinviare a dopo Natale perché corso Vittorio così come le aree di risulta sono assi ad elevata percorribilità, dove dobbiamo garantire la fruibilità prima ancora che la bellezza, una considerazione che dovrebbe essere chiara a quei consiglieri di minoranza che, dopo averci strumentalmente accusato per due anni di non aver fatto opere, oggi paradossalmente ci accusano altrettanto strumentalmente di lavorare troppo”.