Rischio incostituzionalità, la legge anti-metanodotto Snam torna in commissione

22 Marzo 2011   17:50  

Protagonista oggi in consiglio regionale il progetto del Metanodotto Snam, che dovrebbe attraversare la penisola, dalla Puglia alla Emilia Romagna, e che dovrebbe interessare

il territorio abruzzese per 103 km, tra Sulmona e L'Aquila direzione Foligno.

Territorio altamente sismico e ricompreso in aree protette. Ed è il rischio sismico, oltre all'impatto ambientale e paesaggistico, la principale perplessità sull'opportunità dell'opera.

Manifestata oggi fuori e dentro il consiglio regionale da comitati cittadini e da numerosi sindaci della Valle Peligna.

Una preoccupazione approdata in aula con il progetto di legge votato all'unanimità in commissione, che introduce, integrando la legge 32 del 2009, quella del centro Oli, ''l'incompatibilità della localizzazione e realizzazione di oleodotti e gasdotti che abbiano diametro superiore o uguale a 800 mm e lunghezza superiore a 40 km e degli impianti termoelettrici di compressione a gas naturale connessi agli stessi, nelle zone a massimo rischio sismico, aree protette, aree a vincolo idrogeologico''.

In aula ci si divide però sull'opportunità di approvare subito il progetto di legge. Per la maggioranza sarebbe inutile, perché a forte rischio di impugnazione per incostituzionalità da parte del governo, che con il decreto del 7 marzo ha dato il via libera all'opera. Il progetto di legge va approvato subito – ribatte compatta l'opposizione - per dare al governo un segnale politico forte di contrarietà.

E anche perché l'ufficio legislativo regionale ha già espresso positivo parere di costituzionalità''

Passa la prima opzione, difesa in aula anche dal presidente Gianni Chiodi. La maggioranza rinvia il progetto di legge in seconda Commissione. Commentano amareggiati comitati e sindaci del fronte del no: ''E' solo un modo per prendere tempo, e il tempo lavora a favore di chi vuole a tutti i costi il metanodotto''

Disco verde invece per il progetto di legge sulle ''Misurazione e valutazione delle prestazioni delle strutture amministrative regionali personale da parte del Consiglio regionale.

Si e' finalmente e' aperta la porta al merito nella valutazione dei dipendenti regionali, commenta soddisfatta l'assessore Federica Carpineta - che non mancherà di far sentire i suoi positivi riflessi in termini di efficacie e di efficienza della macchina regionale".




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