Rischio sismico tra previsione e prevenzione

18 Ottobre 2010   09:49  

E’ possibile prevedere deterministicamente i terremoti? Ne sono mai stati previsti? Quali sono allo stato attuale i risultati raggiunti dalla ricerca scientifica in questo campo? Come è possibile mitigare il rischio sismico? Come si pone la Politica nei confronti di  indicazioni e studi elaborati da scienziati qualificati, atti ad allertare riguardo minacce incombenti sull’incolumità pubblica? Che lavoro svolgono i Centri Funzionali DPC e perché è importante monitorare il territorio? Su che tipo di territorio viviamo? Perché la parola “prevenzione” sembra essere un tabù? C’è differenza tra comunicare ed informare? Quali sono le risorse psicologiche per poter reagire costruttivamente alla catastrofe? Qual è il piano di emergenza del Comune di L’Aquila?

A partire da queste domande, muoverà i suoi passi il secondo atto del convegno itinerante on the road RISCHIO SISMICO:TRA PREVISIONE E PREVENZIONE in programma per sabato 23 Ottobre alle ore 15.30 presso la Sala Parrocchiale S.Pio X (Torrione-L’Aquila), organizzato dal gruppo di divulgazione scientifica EPPURSIMUOVEAQ. In apertura dei lavori,sarà introdotta da Romano Camassi ( INGV-BO)la proiezione del medio metraggio “Non chiamarmi terremoto”, realizzato nell’ambito del Progetto EDURISK di educazione al rischio in cui sono stati coinvolti i ragazzi delle scuole medie della Provincia di L’Aquila

Interverranno a seguire:

il geochimico-vulcanologo Francesco Stoppa (Previsione, previsione e cultura del terremoto),

il fisico-sismologo Antonio Piersanti (Predizione e previsioni: il molto che promette la magia ed il poco che - per ora - può offrire la scienza),

il geologo strutturale Giusy Lavecchia (Il contributo della geologia strutturale alla  previsione dei terremoti  – il caso del terremoto aquilano),

il  geofisico-sismologo-vulcanologo Christian Del Pinto (L'importanza del monitoraggio nella prevenzione),

l’Ass.Ricostruz.Patrimonio Artistico Vladimiro Placidi (Ilpiano di emergenza del Comune di L’Aquila),

la psicologa-psicoterapeuta Domenica Canna (Gli effetti psicologici della catastrofe e la propensione alla resilienza),

Progetto M6.5-Scuola S.I.S.M.A. -Fondazione Onlus “6 Aprile per la vita” (Inerzia amministrativa e coscienza civica: la prevenzionedal basso)


Dopo la catastrofe del 6 Aprile 2009, oltre al rischio sismico,permane un’ invariante inquietante: la disattenzione politica nei confronti della prevenzione.Per contro,una maggior presa di coscienza da parte di numerosi cittadini sta portando al nascere di movimenti civici il cui scopo è coordinare eventi di divulgazione scientifica,formare ed informare costantemente per aumentare la consapevolezza dell’ ”elettorato” , pressare le istituzioni senza escludere l’arma giudiziaria affinché svolgano la loro primaria funzione: soddisfare la nostra esigenza di sicurezza.

E’ importante reagire ed affrontare razionalmente il problema affidandosi ad esperti competenti nella pianificazione dell’emergenza e nella gestione del rischio PRIMA che si verifichino le “solite” tragedie “inattese”.L’unica certezza che abbiamo è che il terremoto tornerà,tra un minuto,un mese,un anno,10 anni.La sordità politica ed i meccanismi psicologici di indifferenza sociale non pagano,anzi aumentano la nostra vulnerabilità presentando un conto salatissimo.Bisogna agire PRIMA,PRIMA è ADESSO. CONOSCERE PUO’ FARE LA DIFFERENZA TRA LA VITA E LA MORTE.


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