05 Maggio 2010 10:25
"Ballarò" si è trasformato ieri in un ring televisivo, dove abbiamo assistito ad una lite memorabile tra Massimo D'Alema ed Alessandro Sallusti, vice direttore de "Il Giornale". Mentre i due stavano discutendo sul fatto del giorno, le dimissioni del ministro Scajola, il politico ha detto al giornalista: "Vada a farsi fottere, lei è un bugiardo e un mascalzone!".
Le ire del deputato in forza al Pd sono state scatenate da un paragone fatto dall'autorevole firma tra lui ed il ministro dimissionario. Qualche tempo fa, infatti, D'Alema pagava, insieme ad altri colleghi, un affitto sotto regime di equo canone. Quando gli venne fatto notare che non era molto morale che persone facoltose usufruissero di tale agevolazione, lasciò la casa senza batter ciglio.
L'ex premier ha precisato: "Quando uscì la questione che i politici non potevano restare, e io non pagavo con i soldi che mi dava uno speculatore amico mio, io la lasciai. Io ebbi gratuitamente la sensibilità di lasciare la casa”. Sallusti ha prontamente replicato: “Anche Scajola ha lasciato il suo posto senza essere indagato”.
A questo punto, non si è fatta attendere una stizzita risposta di D'Alema: "Io capisco che lei è sul libro paga di Berlusconi e della famiglia Berlusconi. Le daranno un premio. Le manderanno qualche signorina”. Il vice-direttore, naturalmente, non ha lasciato cadere la provocazione ed ha subito rilanciato: "Le signorine le usavano i suoi uomini in Puglia per corrompere i funzionari".
In tutto questo, uno sbigottito Giovanni Floris ha dovuto mandare un rvm per interrompere la querelle tra gentlemen.
Francesco Balzano
