Le prime indiscrezioni investigative sull'esito dell'autopsia sul corpo del ragazzo ribadiscono quello che era emerso dai primi istanti: nessun segno di violenza sul copro di Roberto, invece è stata trovata acqua nei polmoni, la causa della morte è 'annegamento'.
Ora si attendono i risultati della perizia tossicologica: non verranno depositati prima di trenta giorni dal medico legale che ieri ha eseguito l'autopsia, Giancarlo Divella.
I medici hanno verificato anche l'eventuale presenza di traumi o ematomi cerebrali o di altre lesioni che avrebbero potuto far pensare a una morte violenta, ipotesi al momento esclusa.
All'autopsia hanno partecipato anche i consulenti di parte, arrivati ieri a Bari insieme al padre e alla madre del ragazzo che hanno voluto benedire la salma e dare l'ultimo saluto al figlio, Enrico Russo e Claudio Cacaci, medici legali che hanno assistito alle analisi autoptiche, tossicologiche e del dna. Sono state eseguite sul corpo anche indagini odontologico-forensi. Gli accertamenti sono stati compiuti dall'odontoiatra forense Emilio Nuzzolese, che assiste il medico legale.