Roberto Straccia, i risultati dell'autopsia: si tratta di omicidio?

La procura di Bari ha reso pubblici i risultati dell'autopsia su Roberto Straccia e, da quanto si evince, ci sono importanti novità che rafforzerebbero l'ipotesi dell'omicidio.

Nei polmoni di Roberto non è stata rinvenuta quella particolare fanghiglia tipica del porto canale di Pescara. Da ciò si evincerebbe che Roberto Straccia in realtà non può essere caduto in mare in quel punto in cui sarebbe stato visto sporgersi da un anziano di passaggio.

Più importante è senza dubbio la totale assenza nei polmoni del ragazzo di diatomee, che sono la specie di alghe che popola il tratto di Mare Adriatico che divide Pescara dalla costa barese dove poi venne rinvenuto. Secondo i periti della famiglia ciò starebbe a significare che qualcuno ha rapito Roberto e poi gettato in mare lontano da Pescara.

A rafforzare tali ipotesi interviene anche l'analisi sull'i-pod di Roberto, che stabilisce come l'apparecchio è rimasto attivo fino alle 17 di quel mercoledì.

Per Mario Straccia, padre di Roberto, la verità è una e una sola: " Non poteva essersi ucciso perché non ce n’era motivo e, soprattutto, non c’era alcuna prova. Nei suoi polmoni hanno trovato poca acqua ed è il segno che Roberto è finito in acqua quando era incosciente"