Roberto Straccia: la lotta del padre per scoprire la verità

27 Febbraio 2012   10:35  

Mario Straccia, il padre di Roberto, non si dà pace e vuole continuare a lottare per la verità, forte del ricordo del figlio e della voglia di rendere giustizia a chi, secondo lui, è impossibile si sia suicidato.

Per gli investigatori, dal canto loro, l'ipotesi più probabile rimane quella del suicidio, almeno fino a quando gli esami tossicologici attesi ai primi di marzo non faranno emergere nuovi elementi.

Intanto la Spes Valdaso, la squadra nella quale militava il ragazzo, è scesa in campo con le nuove magliette dedicate a Roberto: colore verde e la scritta “Roberto nel cuore” al posto dello sponsor.

E poi una quadro, preparato dalla società, con dentro tutti i cartellini da giocatore di Roberto da quando militava nei pulcini e la maglia numero 2, che nessuno potrà indossare da ora in avanti, consegnata al padre.

Una giornata di festa calcistica nel drammatico ricordo di Roberto, all'interno della dura lotta di un padre, che non vuole rassegnarsi ad una frettolosa chiusura delle indagini. “la verità di Roberto, quella giusta, uscirà fuori”.

Mario ancora non torna a Pescara da quando tutto è cominciato e la sua scelta è ben ponderata “non mi stanco di ripetere che i cittadini di Pescara sono persone straordinarie. Ho conosciuto delle belle persone, che ci sono state vicine e che non posso dimenticare, spero di venire a Pescara quanto prima per ritirare quella notizia che voglio dire a tutti. Per la memoria di Roberto” .


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