Roberto Straccia: la sua morte è un vero giallo

12 Gennaio 2012   09:37  

La morte tragica del giovane marchigiano Roberto Straccia è sempre più un giallo.

Ieri il risultato del Dna ha spazzato via tutti i dubbi e portato mamma Rita e papà Mario alla drammatica accettazione: il corpo ritrovato nel giorno dell'Epifania a Bari è del loro amato figlio, scomparso da Pescara il 14 dicembre.

A Pescara Roberto studiava e viveva con altri ragazzi, Michele, Angelo e Nicola e nella sua vita, lo dicono tutti gli amici e i suoi parenti, non c'erano ombre.

Tanti amici, il traguardo della laurea ormai a pochi passi, un'amicizia speciale, con la dolce Diletta, che stava diventando qualcosa di importante. La vita, serena e spensierata di tanti universitari di 24 anni, quanti ne aveva Roberto.

E' ormai escluso da tutti che Roberto possa aver scelto di suicidarsi: non lo fa chi mette in carica l'i-pod prima di andare a correre, chi al telefono con il suo amico del cuore Roberto gli dice "ti chiamo appena torno dalla corsa", non lo fa chi temendo cali di pressione si porta una bustina di zucchero in tasca, tutto questo ha fatto Roberto prima di andare a correre. Di questo sono convinti tutti quelli che hanno conosciuto Roberto, i genitori, la sorella Lorena e i suoi, tantissimi, amici. "Roberto - raccontato - era un ragazzo solare, mai avrebbe avuto l'idea di sucidarsi."

Ma allora cosa è successo al povero Roberto? Forse un malore, forse un incidente, è caduto in mare e per lui è stato il panico, Roberto infatti non sapeva nuotare.

E se invece qualcuno ha fatto del male a Roberto?

(di Barbara Bologna)


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