Roccaraso ricorda l'eccidio dei Limmari e le vittime della barbarie nazista e fascista

21 Novembre 2012   16:38  

In occasione del 69esimo anniversario dell'Eccidio dei Limmari, il Presidente della Camera dei Deputati, l’on. Gianfranco Fini, ha inviato al Sindaco del comune di Roccaraso, Francesco Di Donato, un messaggio per ricordare i 128 martiri che vennero trucidati a Pietransieri dalla furia nazista il 21 novembre 1943.

“L’Eccidio dei Limmari”, scrive Fini, “nel quale persero la vita tanti inermi e tanti innocenti, tra donne, bambini e anziani, è una delle pagine che più atrocemente ci ricordano la crudeltà dell’occupazione tedesca dell’Italia durante la Seconda guerra mondiale”.

Il Presidente Fini, che non è potuto essere presente alla cerimonia per l’improvvisa posizione della questione di fiducia da parte del Governo sulla legge di stabilità, ha voluto inviare, tuttavia, i sensi della sua più intensa vicinanza ideale “in questo momento di dolorosa rievocazione e di profondo raccoglimento”.

“Forti e inalterati, dopo 69 anni”, continua Fini nella lettera, “devono rimanere lo sdegno e l’orrore per la barbara rappresaglia nazista...una memoria e un ricordo che devono costituire un forte monito e una costante esortazione a difendere sempre i valori dell’umanità, della solidarietà e del rispetto della dignità della persona, che sono alla base della nostra democrazia”.

“Ringrazio il Presidente della Camera - precisa il Sindaco di Di Donato - per la sensibilità e la vicinanza alla nostra gente in una giornata in cui facciamo memoria di una tragica pagina di storia che ha colpito profondamente la nostra comunità e l'intero popolo italiano”.

“La lettera del Presidente della Camera”, ha infine aggiunto Di Donato, “e la presenza del Prefetto di L’Aquila, Francesco Alecci, “hanno fatto sentire alta la vicinanza del Governo e delle Istituzioni nel 69esimo anniversario dell'Eccidio dei Limmari, ed loro insieme a tutta la Cittadinanza, con la preghiera, la riflessione e il silenzio, hanno contribuito al ricordo della morte di 128 innocenti, quale segno visibile del diritto alla vita”.

L'ECCIDIO DI PIETRANSIERI

L'eccidio di Pietransieri fu compiuto dall'occupante nazista in Italia il 21 novembre 1943 a Pietransieri, frazione del comune di Roccaraso (provincia dell'Aquila).

In località bosco di Limmari i soldati tedeschi trucidarono 128 persone inermi, di cui 60 donne, 34 bambini al di sotto dei 10 anni, e molti vecchi, senza motivazioni documentate, ma per il semplice sospetto che la popolazione civile sostenesse i partigiani.

La zona in cui avvenne il massacro rappresentava uno dei capisaldi della linea difensiva Gustav su cui le forze armate tedesche si attestarono dopo lo sbarco alleato a Salerno.

Hitler ordinò alle forze tedesche di stanza in Italia centrale di mantenere le proprie posizioni fino alla primavera del 1946, facendo terra bruciata attorno alle formazioni partigiane operanti.

Il maresciallo Albert Kesselring fece affiggere un manifesto nelle località di Rivisondoli, Pescocostanzo, Roccaraso, Roccacinquemiglia, e Pietransieri, secondo cui "Tutti coloro che si troveranno ancora in paese o sulle montagne circostanti saranno considerati ribelli e ad essi sarà riservato il trattamento stabilito dalle leggi di guerra dell’esercito germanico", minaccia che fu probabilmente ignorata dalla popolazione.

La rappresaglia dei tedeschi, comandati dal maggiore Wolf Werner Graf von der Schulenburg (responsabile anche della strage di Matera), si accanì in un primo momento contro il bestiame razziato, mitragliato e abbandonato nei boschi circostanti.

In un secondo momento i nazisti rastrellarono gli abitanti inermi che si trovavano fra i casali dei Limmari e li trucidarono.

Le vittime furono 128: tra esse 34 bambini al di sotto dei 10 anni e un bimbo di un mese.

I cadaveri restarono a lungo abbandonati nella boscaglia, nelle radure, fra le rovine dei casali, sepolti dalla neve sino all'estate del 1944.

Scampò alla strage una sola superstite, Virginia, una bambina di sei anni che fu occultata e protetta dalle vesti della mamma.

Sul luogo della strage fu edificato un piccolo tempio le cui pareti sono coperte di targhette di pietra che recano il nome e l’età di tutti i caduti.

Per ricordare i martiri, si svolge nel paese il 20 novembre la fiaccolata del Ricordo che, sin dal 1945, ripercorre in maniera simbolica il percorso effettuato dalle sfortunate vittime, con una processione notturna che parte dalla località Limmari per giungere in paese.

Sul gonfalone del Comune di Roccaraso è stata appuntata la Medaglia d'Oro al Valor Militare il 15 luglio 1967 dall'allora capo dello stato Giuseppe Saragat, in memoria della terribile strage.

Tra il 2008 e il 2009 i registi Anna Cavasinni e Fabrizio Franceschelli hanno realizzato con gli abitanti di Pietransieri il film sulla memoria dell'eccidio "Il sangue dei Limmari". Testimoni oculari, fra i quali l'unica superstite della strage, Virginia Macerelli, e una gran parte della comunità locale hanno ricostruito il dramma dell'evacuazione e poi del terrore sparso tra i casolari dalle truppe tedesche. 

 

 


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