Rotondi: per il Pdl una vittoria a metà. Si apre il dibattito

Le elezioni sono oramai archiviate. Gianni Chiodi e' presidente. Ma a quasi un mese dal voto l'analisi di Gianfranco Rotondi, leader della Democrazia Cristiana per le Autonomie, accende il dibattito interno al centrodestra . “In Abruzzo - ha affermato il ministro - il Pdl ha vinto grazie alle Procure, a seguito del ciclone giudiziario di Sanitopoli. " Nulla da togliere a Gianni Chiodi, per carità' - sottolinea Rotondi - ma non è stata una vittoria piena. Chiodi ha avuto meno voti di Pace quando Pace ha perso. Il Pdl non ha fatto il pieno di voti che si attendeva".

Disinteressata analisi, quella del Ministro Rotondi, o messaggio a nuora perché' suocera intenda? La Dc delle autonomie aspira d un posto in giunta, Rotondi in calce all'analisi politica sottolinea che c'era un accordo che presidente Chiodi ha promesso di rispettare. E per chiarezza aggiunge: il vero problema e' che se non si costruisce un partito che valorizzi tutte le sue potenzialità' i risultati non vengono. Occorre costruire un dialogo con l'Udc, e la Dc delle autonomie, vien da sé, in questa apertura riveste un ruolo determinante.

Condivide le parole del ministro Rotondi il senatore Giovanni Legnini del Pd: “ Il risultato elettorale – conferma Legnini - e' stato fortemente influenzato dalle vicende giudiziarie, i cui effetti hanno determinato un astensionismo record senza precedenti, che ha colpito, questo mi pare evidente, soprattutto il Pd”

Di diverso tono la replica del coordinatore regionale del Pdl Filippo Piccone: “E' legittimo sostenere che il Pdl debba fare di più, ma non ci sembra il caso di citare l'esempio dell'Abruzzo. Non e' il caso inoltre di lasciarsi andare a trionfalismi, visto l' astensionismo, ma se questo significa andar male, ci auguriamo di andar male per i prossimi quarant'anni".

Come a dire: una risposta a nuora perché' Rotondi intenda.

FT