Condannato a sei mesi per il furto di strumenti da lavoro: il giudice infligge anche multa e risarcimento alla vittima del reato.
Sei mesi di reclusione, una multa di 300 euro, un risarcimento di 2.000 euro e il pagamento delle spese processuali: questa è la pena inflitta a Livio D’Alessandro, 69 anni, residente nella frazione di Frattura (L’Aquila). Il giudice del Tribunale di Sulmona, Concetta Buccini, lo ha riconosciuto colpevole di furto aggravato per aver sottratto attrezzi e materiali di lavoro appartenenti a un suo concittadino.
I fatti risalgono al 1° giugno 2020, quando D’Alessandro, secondo l'accusa, avrebbe fatto irruzione in un terreno privato situato nella località di Frattura Vecchia, violando il chiavistello con lucchetto. Durante l’effrazione, l’uomo avrebbe asportato una rete metallica, un martello, attrezzi da carpentiere, uno scalpello in acciaio, un piccolo aratro e il tubo per gli impianti elettrici.
Il proprietario del terreno, accortosi del furto, ha sporto denuncia presso le autorità locali, dando avvio all’indagine. L’inchiesta ha portato a identificare D’Alessandro come responsabile e, di conseguenza, al processo conclusosi con la sua condanna.
Il giudice Buccini ha considerato le prove raccolte sufficienti per stabilire la responsabilità dell’imputato, aggiungendo l’aggravante dell’effrazione. Oltre alla condanna a sei mesi di reclusione, al risarcimento e alla multa, D’Alessandro dovrà sostenere anche i costi legali della vittima.
La sentenza è stata accolta con soddisfazione dalla parte lesa, che aveva subito un danno economico significativo a causa della sottrazione degli attrezzi necessari per il proprio lavoro.
La vicenda evidenzia come, nonostante l'apparente banalità del furto, il reato abbia comportato conseguenze gravi sia per la vittima, che si è vista privata degli strumenti di lavoro, sia per il responsabile, ora condannato. La decisione della magistratura sottolinea l'importanza di tutelare i diritti di chi vive e lavora in piccole comunità come quella di Frattura, dimostrando che anche i reati di minore entità non passano inosservati davanti alla legge.
Questa condanna rappresenta un monito per chi pensa di poter violare la proprietà altrui impunemente e restituisce un senso di giustizia alla comunità colpita da questo episodio.