SANITÀ: A VASTO I TUMORI AL RENE OPERATI IN LAPAROSCOPIA

09 Aprile 2008   12:54  

Tumori al rene operati in laparoscopia, per salvare l'organo quando le condizioni del paziente lo permettono o anche asportarlo parzialmente o totalmente quando necessario, ma anche per ridurre la sofferenza post operatoria e i tempi di degenza, favorendo un recupero più rapido delle attività quotidiane. E' questo il nuovo corso avviato all'Urologia di Vasto dal prof. Luigi Schips, primario in carica da un anno, che ha impresso un'impronta innovativa all'attività, sia in ambito clinico che chirurgico.

Grazie alla tecnica laparoscopica, meno invasiva e meglio tollerata dai pazienti, impiegata ormai nella pratica quotidiana del reparto, il "San Pio" è entrato nella ristretta cerchia dei big che si occupa di cancro al rene a livello internazionale, e che ha firmato finora il maggior numero di pubblicazioni in materia sulla prestigiosa rivista "Cancer". L'unità operativa di Urologia, infatti, è entrata nello studio multicentrico sui tumori renali avviato a livello internazionale, al quale partecipano le università di Padova, Napoli, Los Angeles, Montreal, solo per citarne alcune.

"Nella nostra unità operativa la chirurgia mini invasiva è diventata pratica di elezione - spiega il primario - anche se non è la sola novità sulla quale abbiamo puntato per ridare slancio all'attività. Sempre in campo oncologico, che rappresenta ormai un segmento forte delle nostre prestazioni, abbiamo utilizzato la stessa tecnica anche per l'asportazione della vescica, sulla quale si annuncia anche un'altra novità: in virtù della nostra specializzazione sul fronte della patologie tumorali, tra qualche mese saremo pronti a impiegare una nuova tecnica diagnostica che permette di localizzare le lesioni tumorali con una precisione di gran lunga superiore alle normali indagini eseguite con i mezzi tradizionali.

Si tratta - prosegue il primario - di metodiche altamente innovative che approdano in Abruzzo per la prima volta, e che da noi entreranno nella pratica quotidiana, anche se ovviamente saranno impiegate in presenza delle necessarie indicazioni e non indistintamente su tutti i pazienti". Coltiva grandi ambizioni, dunque, l'Urologia, che intanto sotto la guida Schips in un anno ha aumentato di oltre il 50% il numero delle prestazioni ambulatoriali, passate da 5.200 a poco più di 8.000, in linea con le indicazioni regionali che prevedono meno ricoveri e più attività ambulatoriale.

Tutto questo senza trascurare di tessere la tela delle relazioni importanti nel panorama nazionale, dove un bel colpo è stato gà messo a segno: il prossimo novembre arriveranno a Vasto i big del settore per parlare di carcinoma prostatico, con in testa il presidente della Società Italiana di Urologia. Un appuntamento importante - commenta la Asl di Lanciano-Vasto - di quelli che danno lustro alla città e a una unità operativa che si candida a diventare un centro d'avanguardia in campo urologico.

(AGI)


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