Saia (Pdci): "La mannaia della Regione sui malati e portatori di handicap"

14 Luglio 2011   12:32  

"Non bastava l’addizionale IRPEF più alta d’Italia e l’addizionale di 2,5 centesimi per ogni litro di carburante imposto da Chiodi agli abruzzesi.
Non bastava l’inasprimento dei ticket sui farmaci e sulle prestazioni riabilitative imposte dalla Giunta regionale in aggiunta ai ticket introdotti dal governo Berlusconi.
Non bastavano neanche i tagli agli Ospedali ed ai Poliambulatori distrettuali pubblici che costringono gli Abruzzesi a sborsare ingenti somme per ottenere esami diagnostici necessari ed urgenti per evitare liste di attesa incredibili (di mesi e talvolta anche di oltre un anno!).
Non bastava aver tagliato i 'viveri' ai Nefropatici ed i contributi ai tanti Pazienti ed ai Malati di tumore.
Oggi dobbiamo apprendere la notizia di una nuova doppia mannaia sulla salute dei malati abruzzesi". Lo dice Antonio Saia, consigliere regionale Comunisti Italiani.

"Il governo nazionale con la manovra economica, ormai in dirittura di arrivo, reintroduce nuovi ticket sulle prestazioni, in aggiunta a quelli già esistenti (+ 10 euro di quota fissa per ogni prestazione diagnostica, che quindi passa da un tetto massimo di 36 euro ad un tetto di 46 euro per ogni impegnativa e introduce un ticket di 25 euro anche sulle prestazioni di Pronto Soccorso con il cosiddetto “codice bianco” che sono ad oggi esenti).

Mentre quindi Berlusconi ed i suoi impongono da Roma la nuova 'tagliola' ai malati, Chiodi come al solito rincara la dose nel suo bunker di Commissario plenipotenziario della sanità abruzzese ed annunzia nuovi tagli del personale già scarso (- 400 unità) e l’introduzione di un quota di partecipazione alla spesa del 40% nel 2011 e 50% nel 2012.

Questo nuovo annuncio allarga ancora di più in Abruzzo la forbice tra i pochi che possono permettersi cure adeguate ed i tanti Malati ai quali non potendosi permettere gli iniqui balzelli o il ricorso alternativo a cure private, non resta che la rassegnazione.

A Berlusconi ed a Chiodi mi sento di ricordare che i ticket sanitari altro non sono che una taglia sulla malattia!

I malati abruzzesi che non sono solo numeri o statistiche ma uomini e donne in carene ed ossa, - conclude Saia - ringraziano dell’attenzione!".


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