Non può che suscitare un profondo sdegno quanto verificatosi nella vallata del Trigno, i cui residenti sono stati informati con un ritardo di ben sei mesi sulle effettive condizioni del fiume.
A fine 2013, infati, nel Trigno è stata scoperta la presenza di salmonella, scoperta che però è stata comunicata ai residenti della valata solo nei giorni scorsi, dopo quindi circa sei mesi di silenzio. Un laso di tempo che potrebbe avere ripercussioni non indifferenti sull'agricoltura della zona, in quanto solo ora il Consorzio di bonifica ha potuto consigliare agli agricoltori di irrigare i campi con il metodo "a goccia" e non "a pioggia".
L'origine dell'inquinamento risulta essere tra i Comuni di San Giovanni Lipioni e Schiavi d'Abruzzo, per poi essersi esteso a tutta la vallata sino in Molise. Ovviamente indignati i residenti, al pari del Forum abruzzese dei movimenti per l'acqua.
"Incredibile che il provvedimento emesso in questi giorni faccia riferimento alla fine del 2013" - ha affermato il movimento ambientalist - "e che dunque per quasi sei mesi la popolazione ha usato l'acqua inquinata senza saperlo. Non si può giocare sui diritti e sulla salute dei cittadini, e ci auguriamo che la magistratura individui presto i responsabili dell'inquinamento del fiume".