"Salvatore, sei stato tu?" E lui piange "No, con Melania era un bel periodo"

di Giuseppe Caporale (repubblica.it)

20 Agosto 2011   08:08  

Il drammatico interrogatorio a Salvatore Parolisi, due mesi prima dell'arresto, quando era ancora considerato un testimone. Il marito della donna uccisa lunedì si difenderà davanti ai giudici del Riesame

Salvatore Parolisi sotto torchio, per due giorni. Seduto su una sedia e costretto a rispondere alle domande del magistrato Umberto Monti e a quelle di altri cinque carabinieri. Il 16 maggio, Parolisi non era ancora indagato dell'omicidio della moglie Melania Rea 1, ma ancora "parte offesa", semplicemente il marito della vittima. "Persona informata sui fatti". Ma il cerchio intorno a lui si stava stringendo, come dimostrano le 115 pagine del verbale.

Parolisi ha già fatto sapere che lunedì 22 rilascerà dichiarazioni ai giudici del tribunale del Riesame dell'Aquila. Ecco in esclusiva per Repubblica il verbale di quell'interrogatorio drammatico.

"Salvatò sei stato tu?" chiede il maresciallo dei carabinieri Agostino Abruzzese durante l'interrogatorio "se c'hai questo peso sullo stomaco levatelo" aggiunge il carabiniere.
"Io a mia moglie non l'ho toccata mai un capello mai io mai mi sono permesso di sfiorarla neanche con un dito... mai... mai e poi mai..." si difende disperato.

Poi le domande sul rapporto con Ludovica 2: "Su questa telefonata con Ludovica del 19... cioè... Salvatò parliamoci chiaro - gli dice il magistrato - ... a me pare... è morta tua moglie, uccisa in quel modo... decine di coltellate, pare quasi che tu ti preoccupi di più di tutelare la tua relazione con Ludovica che di darci un contributo per capire tua moglie come è stata ammazzata".

"Non è vero" replica "piagnucolando" mettono a verbale i carabinieri. Poi gli raccontano - per la prima volta - come è stata ritrovata la moglie (nuda con le mutandine e i collant abbassati). "forse hanno tentato di stuprarla"... risponde Parolisi sempre piangendo.

Il militare sotto torchio rimane fermo sulla sua ricostruzione dei fatti anche se il pm e i carabinieri lo mettono di fronte ad una serie di incongruenze.

Dice Monti: "Quel giorno lì io ti dico, il giorno che lei va a fare la pipì e fa questo percorso qua no, io ti dico se questa c'aveva la vescica vuota non poteva andare a fare la pipì, perché se la vescica è vuota che vado a fare la pipì, allora ti può venire in mente che ti abbia mentito lei e doveva andare a vedere qualcuno... qualcuna... aveva visto qualcuno... poteva far qualcosa... cioè ti può venire un'idea di questo... cioè tu... come marito io mi ti immagino che stai sempre a pensare a chi ha ammazzato tua moglie, no che stai sempre a pensare a come tenere nascosta la relazione con Ludovica... io questo mi immagino".

Continua Monti: Eh... però quello che ti ho detto pure prima che non vorrei ritrovarmi tra dieci giorni che noi scopriamo qualcos'altro che tu oggi ci stai negando, come abbiamo scoperto di Ludovica che era una relazione importante, non una storiella, che durava, che vi siete continuati a sentire insomma in qualche modo ce l'hai detto tu adesso fino all'altro ieri, non vorrei che fra dieci giorni ti devo richiamare, che poi dopo rischio di non doverti, di non poterti, richiamare come testimone perché se tu mi menti anche adesso, e noi qualcos'altro scopriamo, dopo io non ti richiamo più come testimone, dopo a qual punto non mi fido più di te, incomincio a farmi brutti pensieri, capisci, io ti sto chiamando come testimone, però tu quello che stai dicendo, io da te vorrei un contributo, che tua moglie è stata uccisa con una tecnica militare, da assalto alla sentinella... (lunga pausa)... tu la conosci meglio di me com'è la tecnica militare di assalto alla sentinella, no? Non te la devo spiegare, ci stanno sui manualetti... che si legge...

Risponde Parolisi: (Lunga pausa) ... cioè in che senso questo?
Monti: E' una tecnica con coltellate da dietro, all'improvviso, cioè una tecnica simile, adesso non è che dico assolutamente militare, ma una tecnica militare diciamo, sembra dal modo in cui è stata uccisa, io per questo vorrei da te i contributi, non perché ti preoccupi di Ludovica...

Sempre Monti: "... c'era qualcosa che non andava tra te e Melania. Non era più un rapporto di amore...
Parolisi: ... invece no... anzi proprio in questi mesi qua era proprio il periodo, veramente bello perché avevamo avuto quegli alti e bassi quando è successo quella cosa ... poi dopo IL periodo estivo, non ricordo se era giugno o luglio, il fatto che mi sono inventato di Paola così... Però io le ho detto: "Senti, è una storia che ho incontrato quella donna che piangeva così, mi ha fatto tenerezza... mi sono avvicinato: così l'ho conosciuta, ma non ho avuto nessunissimo rapporto di... cioè di sesso che...". E quindi l'ho buttato lì così... "

Monti: Quello che non torna è che il 17 (aprile) ti senti con Ludovica...
lei ti aspetta giù, tu le dici questa cosa... che dovevate addirittura separarvi. Il 19 la richiami quando ancora tua moglie non si sapeva se era viva o se era morta per dirle di togliersi da facebook e gli dici pure che forse tua moglie si è allontanata perché temeva la separazione, come cazzo facciamo a credere a queste cose Salvatò?

Parolisi:... (Lunga Pausa)... "Pensi se mi ero preparato tutte queste cose qua (piagnucola) ... quello che voglio dire a lei, gli vado... il 17 la chiamavo... il 19 la chiamavo, facevo... cioè non cancellavo io tutto su facebook, c'era bisogno che lo facessi fare a lei".

Monti: Chiudiamo... vuoi dire qualcos'altro Salvatò... io mi sono stufato... sono stanco... ma stanco non stanco... perché io sto qua pure... sono stufo di fare le domande insistenti. Tu dovresti essere il primo a dirci fin dal primo giorno tutto, ogni aspetto, ogni cosa, dovresti diventare pazzo, per il fatto che tua moglie è stata uccisa in quel modo, a coltellate, fatta ritrovare sfregiata sulle gambe, nel posto dove tu ci hai fatto l'amore venti giorni prima, o un mese prima quello che è. Tu dovresti essere il primo a rivelarci... a metterti
davanti a noi come una trasparenza, no che ci nascondi il telefonino di Ludovica e la storia della milanese, della siciliana...quindi mi sono stufato, se c'hai qualche altra cosa da dire dillo adesso, poi
chiudiamo il verbale...
Parolisi: "Io non devo dire niente".


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