Sanità di base, manovra da 8 milioni per contenere i costi

La proposta di Mazzocca sottoposta ai sindacati

03 Luglio 2008   12:00  
Una proposta volta al contenimento della spesa relativa all'assistenza sanitaria di base e contenente una serie di interventi finalizzati a 'raffreddare' ed, in alcuni casi, a sospendere gli effetti economici di alcune voci contrattuali, e' stata sottoposta, nei giorni scorsi, dall'assessore alla Sanita', Bernardo Mazzocca, supportato dalla Direzione Sanita' e dall'Agenzia Sanitaria, all'attenzione delle rappresentanze sindacali dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. La manovra in questione prevede una riduzione di costi per i medici di base del 4,07a fronte di un -5,5% per i pediatri di libera scelta. La proposta, a lungo discussa, e' stata contrastata dalla FIMMG (Federazione dei medici di medicina generale) che, pur ritenendo sostanzialmente accettabile il sacrificio loro richiesto dall'intervento, ha ritenuto non sufficiente quello richiesto ai colleghi della Pediatria di Base che, invece, hanno sottoscritto il protocollo d'intesa attraverso le sigle Fimp e Cipe. Sul fronte dei medici di medicina generale ha, invece, sottoscritto l'accordo la Sim. L'impatto economico degli interventi previsti e' complessivamente pari a circa 8 milioni di euro, articolati in 5,357 milioni per i Medici di Medicina Generale, in 1,415 milioni per i Pediatri di Libera Scelta e in 1,286 milioni di storno contabile, dai conti della Continuita' Assistenziale e dell'Emergenza Sanitaria Territoriale, che la Regione continuerebbe a sostenere ma classificati, piu' correttamente, tra le Imposte e Tasse e non piu' a carico dell'Assistenza Sanitaria di Base. La mancata sottoscrizione del Protocollo da parte della componente piu' consistente dell'assistenza sanitaria di base potrebbe far ritenere come non piu' esistente l'adesione e la collaborazione dei Medici di Medicina Generale ai piani e programmi regionali di sviluppo dell'assistenza territoriale e, quindi, rendere nullo il presupposto che, nell'ultimo incontro avuto presso il Ministero del Welfare, era stato presentato allo scopo di ottenere la deroga sulla specifica voce di spesa. Lo scenario alternativo che si apre, potrebbe consistere nella richiesta di riportare la spesa per l'Assistenza Sanitaria di Base al tetto fissato per il 2008, pari a 138 milioni di euro, dal Piano di Rientro. Si tratta di un ipotesi che, per quanto tecnicamente realizzabile significherebbe la totale rinuncia delle politiche e degli sforzi fin qui compiuti per il potenziamento del territorio e, per i medici dell'Assistenza Sanitaria di Base il blocco integrale degli effetti economici derivanti dall'applicazione degli Accordi Integrativi Regionali per il secondo semestre del 2008.

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