Sanità: vietato nascere nella Valle Peligna

27 Ottobre 2011   20:11  

C'è anche l'ospedale di Sulmona tra le cinque strutture ospedaliere abruzzesi a rischio di chiusura dei reparti che ruotano attorno alle nascite. Lo ha comunicato nei giorni scorsi la sub commissaria alla sanità regionale Angela Baraldi, riferendolo direttamente ai primari degli ospedali interessati dal provvedimento.

Oltre a quello di Sulmona rischiano di perdere neonatologia, pediatria, ginecologia e ostetricia gli ospedali di Atri, Sant'Omero, Penne e Ortona. Il riassetto, che segue quello del settore emergenza-urgenza, rientra nelle linee guida sulla sanità stabilite dal Ministro della Salute Ferruccio Fazio. Di conseguenza i punti nascita in Abruzzo saranno dimezzati nel giro di 5 anni. Con il risultato che dalla Valle Peligna, le partorienti dovranno percorrere circa 70 chilometri, (da Castel di Sangro 120 chilometri), per raggiungere gli ospedali di Avezzano, L'Aquila e Pescara o, in alternativa, decidere di far nascere il proprio bambino direttamente a casa o fuori regione.


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