Santellocco (Cram Abruzzo) anima ad Algeri la Conferenza dei giovani

29 Gennaio 2008   00:17  
Continuano senza sosta le conferenze dei giovani italiani che, residenti nei cinque continenti, si stanno preparando alla Conferenza mondiale loro dedicata in programma a Roma questa estate. Ultimi, in ordine di tempo, ad essersi riuniti i connazionali residenti in Africa, incontratisi lo scorso 25 gennaio ad Algeri. Insieme a loro c’erano il consigliere del Cgie e del Cram Abruzzo Franco Santellocco, la prima delegata Aziza Oussayef, la seconda rappresentante dei giovani Laura Miraudo, una rappresentanza dei membri del Comites locale, esponenti dell’associazionismo e il presidente della Scuola Italiana "Roma" di Algeri, Anna Vailati Canta. Assenti loro malgrado il giovane esperto del Marocco, Nicola Cavasin (fortemente influenzato) e Ambra del Gaudio, residente in Etiopia che non ha avuto in tempo il visto dall’Algeria. Dopo i saluti, è stato Santellocco a illustrare finalità e prospettive dell’appuntamento romano pensato per valorizzazione, coinvolgere e favorire i contributi che i giovani possono dare, sottolineando da un lato la necessità che tutta la comunità manifesti interesse e sostegno ai giovani e, dall’altro, ribadendo come questi ultimi possano essere utili all’Italia. Il consigliere del Cgie ha concluso il suo intervento introduttivo citando il momento difficile che sta vivendo il Kenya, esprimendo preoccupazione, ma anche solidarietà a chi lì vive a nome di tutti i presenti. La parola è quindi passata ai giovani delegati: la Oussayef ha prima letto il verbale della riunione precedente e il documento propositivo elaborato dai giovani italiani durante la riunione della commissione continentale di Roma (6-9 novembre 2007) e poi introdotto il dibattito partendo dai cinque punti fondamentali segnalati nella conferenza di Roma. Tanti gli interventi che hanno sottolineato l’importanza dell’italianità, dell’interculturalità, dell’interscambio e dell’informazione. I giovani italiani in Algeria, si è detto durante la conferenza, si possono suddividere in due grandi categorie: quella dei giovani emigrati per motivi professionali e i loro coniugi e quelli nati da matrimoni misti o immigrati per motivi familiari. Nonostante le possibili diversità, però, il legame tra le due categorie è fondamentale per il reciproco aiuto e sostegno sia per facilitare l’inserimento locale dei nuovi immigrati, ma anche l’eventuale rimpatrio in Italia dei giovani nati e cresciuti in Algeria; sia per promuovere un’immigrazione consapevole dei magrebini verso l’Italia che per mantenere e divulgare la cultura italiana in loco, pubblicizzarne i prodotti e il know-how, incrementando così lo scambio economico con l’Italia. A tale scopo, i giovani hanno auspicato la creazione di un’associazione, di un gruppo o di un forum su internet, che faciliti la divulgazione delle informazioni e rafforzi i legami tra loro. All’unanimità, i partecipanti hanno deciso la creazione di un sito web "InformaGiovani" con forum dedicato alle problematiche locali. Delle donne italiane all’estero ha parlato invece la Miraudo. Dall’intervento della giovane delegata è emersa la figura di una donna che è parte della nuova italianità all’estero, che magari emigrata a seguito del marito o per motivi familiari, ricopre un ruolo fondamentale per il mantenimento della cultura italiana e per la vita delle associazioni, di volontariato o meno, anche se trova evidenti difficoltà nell’inserirsi nel mondo professionale locale. Secondo la Miraudo, la volontà delle donne di attivarsi nel paese di accoglienza in funzione della formazione acquisita in Italia, spesso universitaria ed oltre, è molto importante per l’armonizzazione non solo all’interno della coppia, ma anche con verso la comunità di appartenenza. Nel dibattito è stata ribadita in proposito l’importanza della formazione professionale di medio ed alto livello per i giovani, per permettere l’evoluzione lavorativa ed imprenditoriale e per cogliere le opportunità che il paese offre. Sull’argomento, Santellocco ha aggiornato i presenti: sono in corso di emissione, infatti, i decreti di nomina dei componenti del comitato tecnico di valutazione che dovrebbe esaurirsi entro il mese di gennaio. entro la metà di aprile, ha aggiunto, dovrebbe concludersi la fase aggiudicante dei singoli progetti che verranno assegnati ufficialmente entro il 30 maggio. Tra i temi centrati nel dibattito anche l’importanza del riconoscimento reciproco dei titoli di studio conseguiti all’estero per facilitare l’inserimento professionale. L’assemblea ha anche richiamato l’importanza della presenza delle scuole italiane all’estero, rinnovando il suo sostegno alla scuola italiana "Roma" di Algeri, e introducendo l’intervento della Vailati Canta, che ha dato ampia informativa sulla situazione attuale della scuola, che, ha confermato, continua ad impegnarsi per ottenere il riconoscimento da parte della Farnesina. La presidente ha poi sottolineato il buon stato di salute della scuola stessa che ha avuto un incremento di studenti, non trascurando di riferire l’impellente necessità di sostegno economico da parte del Mae aggiuntivo a quanto le famiglie e imprese già fanno. Quanto alla cultura e lingua italiana, i giovani riuniti ad Algeri hanno riconosciuto l’importante attività che svolge l’Istituto italiano di Cultura, che, però, deve comunque essere potenziata. Dagli interventi è emersa anche un’altra peculiarità: continuano ad arrivare giovani italiani in Africa, soprattutto per lavoro, che possono anche non iscriversi all’Aire anche perché ignorano cosa fare appena trasferiti. Per loro, i delegati hanno pensato di studiare un "decalogo comportamentale pratico". Infine, dal dibattito è emersa la necessità di potenziare la presenza istituzionale italiana in tutte le sue componenti, culturale ed economica. A conclusione della riunione, i giovani delegati hanno confermato la loro voglia di essere a Roma per la conferenza mondiale, una "opportunità unica per esprimersi, confrontarsi, lavorare, dialogare e dimostrare che i giovani italiani all’estero sono una risorsa sociale, culturale ed economica fondamentale per l’Italia".

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