"Scioccarellino" ad un bambino è un'offesa al decoro. Insegnante condannata

25 Ottobre 2011   12:12  

«Scioccarellino» è un'offesa al decoro, lo ha sentenziato la Corte di Cassazione di Roma. A pronunciare la parola un’insegnante che con quel giudizio apostrofò un bambino davanti ad alcuni coetanei. Per lei la condanna a pagare 600 euro di multa e al risarcimento dei danni inflitta da giudice di pace e tribunale.

La sentenza ora è stata confermata anche dalla Corte di Cassazione. “Scioccarellino” per i giudici supremi è una parola offensiva e suscettibile anche di condanna per ingiuria se pronunciata, come nel caso in esame, da un adulto nei confronti di un bambino, per di più davanti ai suoi coetanei. 

La denuncia all'insegnante è arrivata dai familiari del piccolo offeso di fronte alla scolaresca, l'insegnante si era quindi difesa presentando ricorso ai supremi giudici sostenendo di aver mai avuto intenzione di ingiuriare il bambino, “altrimenti avrebbe utilizzato termini più offensivi e avrebbe scelto il momento in cui la vittima era sola”.

La quinta seziona penale della Cassazione, ha dato torto alla docente sostenendo che “la potenzialità offensiva di una determinata espressione non può essere valutata in astratto, ma deve essere contestualizzata e apprezzata in concreto, in relazione alle modalità del fatto e a tutte le circostanze che lo caratterizzano», per questo, secondo la sentenza della Cassazione anche se “l’epiteto in questione appare astrattamente di debole portata offensiva, deve però rilevarsi come nel contesto dei fatti esso fu idoneo a manifestare un disprezzo lesivo del decoro della persona, tanto più in quanto diretto verso un minore di età e in presenza dei suoi coetanei”.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore