Scomparsa di Romano Di Bernardo, uno dei componenti dell’equipaggio del primo Raid dannunziano

20 Maggio 2013   09:43  

“L’amministrazione comunale di Pescara esprime il proprio cordoglio per la scomparsa odierna di Romano Di Bernardo, uno dei due componenti dell’equipaggio che con il maestro Luigi Baldacci, cinquant’anni fa, aveva ideato, progettato e portato a termine, per la prima volta in assoluto, il primo Raid dannunziano, in occasione delle celebrazioni per i cento anni della nascita del Vate, impresa che quest’anno è stata replicata dall’equipaggio composto da Michele Laganà, luogotenente della Tavola di Riccione e Presidente dello Yacht Club Europa, e Francesco Di Filippo, Presidente dell’Assonautica Italiana di Pescara. Di Di Bernardo e della sua impresa conserveremo sempre la memoria, ma soprattutto individueremo la maniera migliore per ricordarne il coraggio e la forza di volontà con i quali ha affrontato l’ultima fase della propria vita”. Lo ha detto l’assessore alla Cultura del Comune di Pescara Giovanna Porcaro ufficializzando la scomparsa di Romano Di Bernardo.

“Sapevamo che negli ultimi mesi Di Bernardo stava combattendo una dura battaglia, con la stessa caparbietà, la tenacia e l’audacia dannunziana che nel 1963, con il maestro Luigi Baldacci – ha ricordato l’assessore Porcaro – lo avevano reso protagonista del raid dannunziano, la risalita dell’Adriatico per toccare le città dannunziane in ricordo del Vate, un’impresa che, all’epoca, venne eseguita a bordo di un motoscafo, il Mizar II di 4,70 metri, e che era stata resa particolarmente ardua dall’assenza, all’epoca, dei porti di cui oggi è dotato il nostro Adriatico, imponendo spesso una navigazione a vista.

E quest’anno, appena lo scorso 24 aprile, abbiamo avuto occasione di ricordare quell’avvenimento quando altri due eroi coraggiosi, Michele Laganà e Francesco Di Filippo hanno deciso di seguire le orme del primo equipaggio e di replicare l’impresa dopo cinquant’anni esatti, nell’ambito delle celebrazioni per il 150° di d’Annunzio, sempre a bordo di un motoscafo, il Ghibli. In occasione della partenza abbiamo avuto l’onore della presenza di Baldacci per il simbolico passaggio di consegne e della corda, e abbiamo inviato il nostro caloroso saluto, il nostro abbraccio a Romano Di Bernardo, che sapevamo stava combattendo la propria battaglia. Sicuramente sapremo individuare la maniera migliore per ricordarne la figura e conservarne per sempre la memoria”.

 


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