Il Consiglio regionale abruzzese approva due mozioni per la pace Israele-Palestina. Bocciate le proposte di Pd e M5S. Divisioni politiche anche sul riconoscimento dello Stato palestinese.
Dopo un acceso dibattito durato oltre due ore, il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha approvato a maggioranza due mozioni relative al conflitto israelo-palestinese, presentate rispettivamente dal centrodestra e dal gruppo di Azione. Sono invece state respinte le risoluzioni proposte dal Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle, che chiedevano misure più incisive a favore della popolazione di Gaza.
Il documento del centrodestra impegna il presidente della Regione Marco Marsilio (Fratelli d’Italia) a sostenere le iniziative del governo italiano volte alla risoluzione del conflitto, in linea con le posizioni dell’esecutivo nazionale. Anche la mozione presentata da Enio Pavone, capogruppo di Azione, ha ottenuto il sostegno della maggioranza e di parte delle opposizioni, eccezion fatta per alcuni consiglieri del Pd, del M5S e di Alleanza Verdi e Sinistra.
Nel suo intervento, Pavone ha sottolineato la necessità di appoggiare «con decisione il Piano di pace proposto da Donald Trump, che rappresenta, a suo avviso, una soluzione equilibrata e in grado di rispondere alle aspettative di entrambe le parti in causa». Il consigliere ha espresso rammarico per la mancata unanimità dell’aula: «Su una questione così delicata, sarebbe stato auspicabile un consenso condiviso».
Le mozioni bocciate da Pd e M5S chiedevano invece di impegnare la Regione a riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina, a sostenere un cessate il fuoco immediato, e a sospendere i rapporti commerciali e di cooperazione tra la Regione Abruzzo e le istituzioni israeliane, comprese università, centri di ricerca e organizzazioni sportive.
Secondo i proponenti, tali misure avrebbero rappresentato un segnale concreto di solidarietà umanitaria verso la popolazione di Gaza, duramente colpita dalle operazioni militari in corso. Tuttavia, la maggioranza ha ritenuto eccessivo un impegno diretto della Regione su un tema di competenza nazionale e internazionale.
La discussione in aula ha messo in evidenza le divisioni politiche interne al Consiglio, con una parte delle opposizioni favorevole a un approccio più diplomatico e istituzionale, mentre altri gruppi invocano azioni simboliche per sostenere i diritti del popolo palestinese.
Il voto finale, che ha visto prevalere le mozioni moderate di centrodestra e Azione, riflette la volontà della Regione di allinearsi alle posizioni ufficiali del governo italiano e dell’Unione Europea, che continuano a puntare su negoziati diplomatici e sul riconoscimento reciproco tra le parti come unica via per una pace duratura.